Grand Tour fra le eccellenze Unesco, nuova frontiera del turismo. La suggestione delle 18 camere di commercio riunite in Mirabilia
Ripartire dal modello ottocentesco del “Grand Tour”, che portava in Europa, soprattutto in Italia, i rampolli delle famiglie aristocratiche in un lungo viaggio di formazione, fatto di scoperta delle città, delle persone e di un modo di vivere. E’ la nuova tendenza emersa oggi dai lavori della decima Borsa del turismo culturale, che proseguirà anche domani, e la sesta edizione di Mirabilia Food & drink, a Palazzo Ducale a Genova.
Le 18 camere di commercio, accomunate dalla presenza sul proprio territorio di almeno un sito Unesco, riunite nell’associazione Mirabilia Network (Bari, Basilicata, Caserta, Chieti-Pescara, Genova, Irpinia-Sannio, Marche, Messina, Molise, Pavia, Riviere di Liguria, Sassari, Sud Est Sicilia, Treviso-Belluno, Pordenone-Udine, Umbria, Verona e Venezia Giulia) si candidano ad essere le tappe del percorso, partendo proprio dal nuovo concetto di turismo, più slow.
Andrea Granelli, fondatore e presidente di Kanso, esperto di innovazione e digitalizzazione, spiega la formula: “Dobbiamo ridomandarci perché la gente viaggia, e credo che il Grand Tour sia un grande viatico – dice -. Non è solo intrattenimento: è viaggio di apprendimento e di scoperta, che si salda con un altro gande fenomeno, lo smart working, perché cercare luoghi dove lavorare meglio è qualcosa a metà fra lavoro ed esplorazione di un luogo”.
Oggi quasi il 52% delle vacanze viene scelto via internet, ricorda Andrea Prete, presidente di Unioncamere: “La pandemia ha alimentato una nuova attenzione ai luoghi più vicini, alla sostenibilità, alla ricerca di ambienti più riservati e di esperienze di viaggio più libere e fuori dagli schemi”. Le camere di commercio riunite in Mirabilia “stanno già lavorando per offrire un unico menu”.
E con Mirabilia c’è “la volontà di dimostrare che esiste un turismo possibile, sostenibile che accompagna cultura ambiente cucina e paesaggio, un modo più lento, più riflessivo e formativo di fare turismo. Abbiamo portato a Genova 400 fra venditori e compratori di questo nuove forme di turismo”, aggiunge Luigi Attanasio, presidente della Camera di commercio di Genova.
Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2022 - 16:53