Figlio del boss di Bagnoli investe donna di 72 anni, ridotta in fin di vita e ricoverata al Cardarelli.
Massimiliano Esposito Junior, figlio del Boss di Bagnoli detto O’ Scognat, si è reso protagonista dell’investimento di una signora di 72 anni, venerdì scorso, in via Provinciale San Gennaro.
Come riporta Il Roma, Massimiliano Junior era in sella di uno scooter quando ha perso il controllo centrando in pieno la signora che, probabilmente, stava attraversando la strada. La donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale Cardarelli con numerose fratture e in pericolo di vita. Anche la ragazza che era sullo scooter con Massimiliano Jr. ha riportato alcune fratture, mentre per il rampollo del clan di Bagnoli solo qualche escoriazione.
“Questi criminali vanno puniti con pene severissime” ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. Massimiliano Jr. era sottoposto alla messa alla prova. E nei giorni scorsi il suo nome era tornato alla ribalta della cronaca nera per la sua diretta social dalla celle del carcere.
Dopo l’arresto risalente a poco più di un anno fa quando nel vano sotto sella del suo motorino venne ritrovata una pistola e lui si diede alla fuga. Il ragazzo, all’epoca dei fatti ancora minorenne, si consegnò spontaneamente alle Forze dell’Ordine, dopo che nei suoi confronti era stato emesso un ordine di carcerazione.
Il giovane rampollo della camorra di Bagnoli, dopo aver scontato qualche mese tra comunità e arresti domiciliari, era tornato libero.
“Non è possibile che una persona del suo calibro sia sottoposta a pene così lievi. Un soggetto che si macchia di comportamenti scorretti pavoneggiandosi sui social, come noi da tempo denunciamo, non può godere dei pieni diritti civili. Fu proprio lui a festeggiare i suoi 18anni in un locale con centinaia di invitati mentre era in corso l’emergenza Covid 19 ed in vigore le restrizioni che impedivano di organizzare eventi di questo tipo.
Questa persona appena tornata in libertà ha investito e, quasi, ucciso una signora di 72 anni. Non bisognava assolutamente farlo uscire di galera. Purtroppo la morte di Elvira, investita da un centauro che impennava a via Caracciolo, non ha insegnato nulla e i giovani delinquenti della nostra città continuano a mettere in pericolo la vita di tutti con questa guida spericolata. Servono pene durissime per questi soggetti, è possibile interrompere questa escalation soltanto adottando il pugno di ferro”. Ha così concluso il consigliere Borrelli.
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