Covid in Campania aumentano ricoveri ordinari e in intensive. Altre sei vittime da covid in Campania, in lieve calo il tasso di positività
Sono 782i nuovi positivi al covid in Campania su 5.241 test.
In aumento i ricoveri in Campania, sia nelle intensive che nei reparti ordinari. Si passa dai 15 posti in intensiva di ieri ai 17 di oggi. Nei reparti ordinari i ricoverati sono 285, a fronte dei 272 di ieri.
Sei le nuove vittime, tre nelle ultime 48 ore, altre tre in precedenza ma registrate ieri. Il tasso di positività cala leggermente, dal 15,11 di ieri al 14,9 di oggi. I positivi sono 782 su 5.241 test.
La percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale di un punto, arrivando all’11% (un anno fa era al 4%). E, nelle ultime 24 ore, cresce in 6 regioni: Abruzzo (a 13%), Friuli Venezia Giulia (18%), Liguria (14%), Pa Bolzano (24%), Pa Trento (19%)Umbria (29%). Cinque Regioni registrano un’occupazione dei reparti oltre la soglia di allerta del 15%.
E’ invece stabile al 2%, la percentuale di terapie intensive occupate (un anno fa era al 4%). Questi i dati aggiornati all’16 ottobre, elaborati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Rispetto al giorno precedente, la percentuale di posti occupati per Covid-19 nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, cala in 5 regioni o province autonome: Basilicata (10%), Calabria (16%), Molise (4%), Puglia (4%), Valle d’Aosta (0%). E’ stabile nelle restanti 10 regioni:Campania (7%), Emilia Romagna (11%), Lazio (9%), Lombardia (1%), Marche (13%), Piemonte (11%), Sardegna (5%), Sicilia (7%), Toscana (9%) e Veneto (12%).
Cinque regioni superano la soglia di allerta del 15%: Calabria (16%), Friuli Venezia Giulia (18%), Umbria (29%), Pa Bolzano (24%) e Pa Trento (19%). Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cresce in Campania (3%), Pa Trento (3%) e Friuli Venezia Giulia (8%). Cala in Calabria (al 5%).
E’ stabile in 14 regioni: Abruzzo (al 3%), Emilia Romagna (4%), Lazio (4%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Marche (3%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (3%), Puglia (2%), Sardegna (2%), Sicilia (2%), Toscana (3%), Umbria (1%) e Veneto (4%). In 2 regioni la variazione non è disponibile: Basilicata (0%), Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%). Tutte le regioni sono sotto il 10%.
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