Maxi confisca da dodici milioni ai frateli Silvestro e Gaetano Balivo di Trentola Ducenta. Alla famiglia restano solamente i 900mila euro frutto della vincita al SuperEnalotto (la giocata fu fatta con le date di nascita di tutti i parenti).
Il ‘tesoro’ dei Balivo prevede un intero complesso di palazzine in via Romaniello a Trentola Ducenta, una casa a Fiuggi, altri beni immobili e conti bancari.
Una serie di case e appartamenti, tutte intestate perรฒ a mogli, figli e nipoti. Ci sono voluti tre anni (dal 2015 al 2018) alla squadra mobile di Caserta per mettere in fila tutti i tasselli e per fare chiarezza sui possedimenti della famglia.
Confiscati quindi ben 12 milioni cosรฌ come deciso nella sentenza di 90 pagine dei giudici Massimo Urbano, Marinella Graziano e Francesco Balato del collegio delle Misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I riflettori si erano accesi al momento della nascita del centro commerciale Jambo1. Ci furono degli espropri ‘forzati’ a discapito dei contadini della zona, poi ci furono le parole del pentito Dario De Simone e quindi sono arrivate anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Antonio Iovine, Massimiliano Caterino e Salvatore Laiso.
A Gaetano e Silvestro Balivo sono stati confiscati gli appartamenti in via Romaniello (in prossimitร del centro Jambo1, ora sotto amministrazione giudiziaria), ma anche altri edifici in via Atellana ad Aversa, la casa a Fiuggi, in provincia di Frosinone, degli edifici in via Paolo Borsellino a Caserta e dei terreni a Caserta.
Poi, anche un terreno a Sessa Aurunca. Si tratta di proprietร intestate non solo ai due fratelli, ma anche ad alcuni parenti. La vincita di circa 900mila euro con il Superenalotto รจ stata, invece, dissequestrata. Somma reinvestita, poi, in strumenti finanziari in una banca di piazza Amedeo a Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 21 Ottobre 2022 - 19:16