“Il provvedimento dell’Asl non colpisce solo Brandi, ma la storia della Margherita e di un intero sistema che gira intorno alla pizza e che è reduce da tre anni di sofferenza”.
Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, stenta a credere alla notizia della chiusura disposta dall’Asl della pizzeria che si vanta di essere la più antica del mondo. “Non conosco nel merito le inadempienze contestate – dice Pace – ma mi sembra una misura severa. Penso che si potesse essere meno energici e concedere un po’ di tempo in più. Il mondo delle pizzerie è in grande crisi economica e un po’ di tempo in più non avrebbe guastato.
Chiudere un locale – è la tesi di Pace – è qualcosa di eclatante e dannoso e che resta per sempre impresso su un marchio, a maggior ragione se storico . E’ un danno per l’ immagine della pizza nel mondo e per il portafoglio. Un po’ di comprensione e di attenzione in più non avrebbero fatto male”.
Anche perché i danni d’immagine ipotizzabili rischiano di essere rilevanti. “Si tratta – argomenta Pace – di un provvedimento dannoso che farà il giro del mondo. Non avrebbe fatto notizia se avesse riguardato una pizzeria qualunque, ma qui si va a colpire la storia della pizza. Nelle prossime settimane sono atteso in Canada e Giappone e non mi meraviglierei se la notizia fosse arrivata anche laggiù: è stata colpita la storia della margherita che ha in Brandi un testimonial d’eccezione.
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Concludo rilevando che sarebbe stata opportuna una mano più leggera da parte degli organismi sanitari anche in considerazione del fatto che si parla di un settore che da tre anni è in sofferenza. Quando si contestano delle carenze igienico sanitarie – spiega Pace – il più delle volte significa dover metter mano al portafoglio e di questi tempi non è facile per nessuno”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Ottobre 2022 - 19:31