Ci sono cinque agenti di polizia indagati per la morte di uno dei banditi protagonisti del fallito assalto al furgone portavalori e conclusasi a Cesinali in provincia di Avellino con sparatoria, inseguimenti e arresti di altri 4 componenti della banda,
Tra gli indagati per la morte di Giovanni Rinaldi, il 31enne di Molfetta e residente a Cerignola, si sono due poliziotti della Sezione Volanti della Questura di Avellino e di tre della Squadra Mobile di Foggia. Sono accusati di omicidio colposo.
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Si tratta di un atto dovuto per poter procedere all’autopsia sulla vittima alla presenza di periti medici e legali di tutte le parti ma anche per compiere tutti gli accertamenti per ricostruire la dinamica di quanto accaduto la sera di giovedì scorso nel piazzale del cimitero di Cesinali.
Sono due invece le inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Avellino, diretta da Domenico Airoma. Una appunto sul decesso del 31enne, e l’altra invece è la rapina e il contesta criminale in cui è maturata.
Tra gli arrestati anche il boss foggiano Savino Ariostini
Tra gli arrestati infatti c’è anche il boss foggiano Savino Ariostini, latitante dal 2020. Giovedì sera era riuscito a scappare a piedi. Ma la fuga è durata solo qualche ora.
La mattina seguente è stato rintracciato e ammanettato in via Belledonne a Cesinali mentre tentava di raggiungere il capoluogo irpino a bordo di un autobus.
In manette tre banditi di 56, 34 e 33 anni (due di Bitonto e uno di Grumo Appula) che erano a bordo della Jeep Compass di colore nero. Tutti e tre esperti in assalti a portavalori. Il 56enne – che è un sorvegliato speciale – è considerato punto di riferimento della malavita barese.Si cerca almeno un’altra persona che era in loro compagnia.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2022 - 08:33