Casal di Principe. La Corte di Cassazione ha confermato la confisca a carico di Armando Letizia, 69 anni di Casal di Principe, rigettando il ricorso presentato per ritornare in possesso dei suoi beni di circa 600mila euro.
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Letizia, in rito abbreviato, è stato condannato per truffa ai danni di un ente pubblico con confisca di beni di 600mila euro anche nei confronti dell’altro imputato Sergio Orsi. Nello stesso procedimento era coinvolto inoltre Claudio Bidognetti che è stato processato con rito.
E a proposito dei Casalesi, ieri una parte del patrimonio di Gennaro De Angelis, anziano capostipite di una famiglia di imprenditori radicata dagli anni 70 nel Basso Lazio ma originaria del Casertano, è oramai definitivamente passato all’agenzia per i beni confiscati, è stato assegnato al comune di Castrocielo dove la famiglia De Angelis vive.
Si tratta di quattro ville e due grandi locali commerciali saranno messe a disposizione della collettività. L’ordinanza di sgombero -come ha anticipato Angela Nicoletti su Il Mattino- degli immobili dopo il decreto di confisca di prevenzione, adottato dal Tribunale di Frosinone, Sezione Misure di Prevenzione, nell’ambito di un procedimento penale del 2009 e reso definitivo da una sentenza della Corte di Cassazione, è stata effettuata dalla Polizia di Stato.
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L’intero plesso immobiliare, dal valore di oltre 1 milione e mezzo di euro, è l’ultimo colpo di coda di un’inchiesta che aveva acceso i riflettori sugli affari compiuti nel basso Lazio dagli appartenenti all’associazione malavitosa, riconducibile all’ala Schiavone del Clan dei Casalesi, capeggiata appunto da Francesco Schiavone.
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