<span style="font-family: Verdana, BlinkMacSystemFont, -apple-system, 'Segoe UI', Roboto, Oxygen, Ubuntu, Cantarell, 'Open Sans', 'Helvetica Neue', sans-serif;">I cinque bossoli calibro 9×21 esplosi la scorsa notte tra via Enea e via De Nisio nel quartiere napoletano di Bagnoli erano diretti al boss Massimiliano Esposito detto ‘o scognato.
Questa, è la pista seguita dalla polizia, che ha repertato i bossoli dopo l’allarme lanciato dai residenti. Nella zona da mesi e’ in corso una faida per il controllo degli affari criminami tra gli Esposito e il gruppo Gianneli.
Nei giorni scorsi ci sono stati incendi ad attivita’ riconducibili ai due clan. Gli affari sono legati non solo allo spaccio, ma soprattutto alle estorsioni.
Obiettivo dell’incursione della sera scorsa una palazzina in cui, come emerso dagli accertamenti, abita, insieme al compagno, la figlia del boss. Nessuna traccia degli autori del raid che, subito dopo aver portato a termine il raid, si sono dati alla fuga, in sella ad uno scooter.
Nessun dubbio sulla matrice di camorra dell’incursione sia per le modalità con cui è stata portata a termine sia per la scelta dell’obiettivo. Una sparatoria che riporta al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine la periferia occidentale di Napoli dove, già da diversi mesi, si registrano fibrillazioni fra le diverse organizzazioni criminali. E ora si teme e si attende una possibile risposta da parte degli Esposito.
Articolo pubblicato il giorno 21 Ottobre 2022 - 15:53