Nella giornata di ieri ad Avellino i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – DT IX – Campania hanno portato a termine una importante operazione di controllo riguardante prodotti liquidi da inalazione (PLI), anche provenienti da Paesi extra UE, la cui immissione in consumo in Italia è soggetta a specifiche restrizioni.
I tabaccai e i negozi specializzati in sigarette elettroniche e ricariche, infatti, possono acquistare i liquidi da inalazione soltanto dai depositi fiscali. Acquistare dai canali non consentiti porta alla sospensione dell’autorizzazione o della licenza e, per i casi più gravi e reiterati, alla chiusura dell’attività e all’incriminazione per contrabbando del titolare.
In particolare, tale attività di controllo, rivolta a contrastare una tra le più rilevanti ed innovative forme di evasione fiscale, ha potuto concretizzarsi grazie ad una capillare attività di intelligence e di monitoraggio del territorio da parte dell’Ufficio Antifrode della DT IX Campania.
I verificatori Adm hanno avuto accesso presso alcuni esercizi di vicinato situati nella municipalità di Avellino e ha portato al rinvenimento e al sequestro di prodotti liquidi da inalazione sprovvisti del necessario contrassegno di Stato, requisito essenziale per la commercializzazione dei citati liquidi inalatori, in quanto ne attestano la genuinità e la legittima provenienza.
L’assenza di tale codice sui prodotti da inalazione sequestrati comprova la loro origine illecita e l’avvenuto approvvigionamento attraverso canali paralleli, nonché il conseguente mancato pagamento dell’imposta sul consumo, in misura variabile a seconda che il liquido contenga o meno nicotina.
Il sequestro ha avuto ad oggetto sia sigarette elettroniche del tipo ‘usa e getta’, sia flaconi contenenti liquidi da inalazione con e senza nicotina, sia infine boccette di nicotina pura non contrassegnate, con conseguente irrogazione di sanzioni per oltre 50.000 euro. Inoltre, con specifico riguardo ad un esercizio di quelli verificati, i funzionari Adm hanno ulteriormente accertato che l’attività di rivendita era esercitata senza la prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quindi, illecitamente.
Saranno altresì effettuati campionamenti dei prodotti liquidi da inalazione sequestrati contenenti nicotina per verificare la corretta concentrazione della stessa (che non può superare il 2%) e l’eventuale presenza di altre sostanze nocive, ai fini della sicurezza del prodotto e, dunque, a tutela del consumatore.
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