Arzano. Villa abusiva del boss Luigi Piscopo, il Tar respinge il ricorso. Dall’ufficio tecnico ancora nessuna acquisizione al patrimonio comunale.
Punti Chiave Articolo
Si รจ concluso con una sentenza di rigetto, il ricorso presentato dal proprietario dellโimmobile che aveva eccepito, per il tramite del suo legale, di non essere lโautore materiale degli illeciti frutto di una iniziativa autonoma della attuale conduttrice dellโimmobile.
Il Tribunale amministrativo della Campania perรฒ, ha anche bacchettato il proprietario eccependo che: โcome noto, la sanzione demolitoria degli abusi edilizi colpisce il bene abusivo, indipendentemente da chi abbia commesso l’abuso e pertanto il proprietario รจ legittimamente destinatario dellโordine di demolizione anche se non sia lโautore dellโillecito.
Neppure risulta condivisibile โ stigmatizza il Tar – quanto si argomenta: lโopera abusiva in precedenza sommariamente descritta costituisce, infatti, senzโaltro pertinenza dellโunitร abitativa in proprietร dellโodierno ricorrente, sicchรฉ appare ininfluente, ai fini dellโindividuazione del destinatario della sanzione reale in commento, la circostanza che detta veranda occupi, illegittimamente, anche unitร fondiarie in proprietร di soggetti terziโ.
Gli abusi edilizi sarebbero stati posti in essere dal capo clan Piscopo arrestato dai carabinieri travestiti da bagnanti in quanto sfuggito al blitz del 25 aprile scorso che portรฒ in carcere 28 esponenti del cartello della 167. Il blitz anti camorra era stato predisposto dai carabinieri della locale tenenza di Arzano con lโausilio dellโufficio tecnico comunale che provvedeva a stilare apposita relazione sullo stato dei luoghi.
Il sopralluogo โ scattato a seguito di articoli giornalistici โ aveva consentito di scoprire e portare alla luce una serie di violazioni in materia urbanistica e di appropriazione indebita di aree di pertinenza condominiale nella casa che sarebbe utilizzata come dimora dal giovane ras che con spavalderia aveva assistito al sopralluogo.
Veranda e cucina abusiva nella Villa del boss Luigi Piscopo
Da un accurato sopralluogo emergeva la costruzione di veranda, cucina, manutenzione straordinaria degli interni con realizzazione di solai e un incremento considerevole delle superfici. Scoperta anche la costruzione di un giardino con piante esotiche su area condominiale in assenza di qualsivoglia autorizzazione comunale. A protezione della casa e tenuto ben nascosto, un grosso cancello con punte in ferro illuminato giorno e notte da un faro alogeno.
Sergio Coletta
Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2022 - 14:51