<a href="https://www.cronachedellacampania.it/2022/10/camorra-ad-arzano-3/">Arzano. Nell’ambito delle attività d’indagine – si legge nell’ordinanza cautelare del 25 aprile scorso – sono state disposte attività di intercettazione telefonica nei confronti di Nicolella Eduardo che ha svolto un ruolo di supporto alle attività del clan, svolgendo il ruolo di intermediario con le vittime alle quali ha dichiarato, o lasciato intendere, di agire in nome per conto del clan.
Egli, sebbene non affiliato, effettua le estorsioni per conto del sodalizio camorristico, intrattiene rapporti diretti con Merolla Vincenzo Pio e Alterio Gennaro (che risulta direttamente coinvolto nei due episodi ricostruiti) e cerca anche di accreditarsi nell’ambito del clan, chiedendo incontri diretti con esponenti di spicco e confermando costantemente la sua disponibilità a prestare il proprio contributo per la realizzazione delle estorsioni. Se non è intraneo, dunque, aspira ad esserlo, manifestando in ogni modo che è “a disposizione”.
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Il 24 dicembre 2020, alle 08:00 circa, NICOLELLA Eduardo, tramite la sua utenza monitorata, contatta i1 numero, intestato ed in uso a MEROLLA Vincenzo Pio e gli chiede: “Senti… e per l’augurio, quando glielo vogliamo dare 161?”. Si tratta presumibilmente della richiesta di organizzare un incontro con un esponente di rilievo del clan. NICOLELLA Eduardo, effettivamente, in data prossima al 24 dicembre 2020, ha riscosso 500 euro, ii ha poi consegnati ad un affiliato ed è in attesa del suo compenso.
MEROLLA risponde che in quel momento è in compagnia ed è impegnato a ‘fare un attimo un servizio ’, ma lo rassicura: “Appena tengo un poco di tempo, vi chiamo”. NICOLELLA Eduardo si raccomanda: “eh… glielo dici a loro ed io vengo, dai, va bene?” NICOLELLA non riceve alcuna chiamata dal MEROLLA e, alle 17:30 circa, contatta tale (omissis ndr) sull’utenza (omissis ndr) e le esterna il proprio rammarico per non essere stato chiamato da ‘Arzano’ e, quando l’interlocutore gli domanda di ‘quelle 500 euro’, spiega che gli era stato dato un appuntamento in occasione del quale aveva consegnato la somma: ”e gli diedi… il cestino al boss, dai, diciamo…”.
L’ESTORSIONE Al DANNI DELLA ( Omissis) SRL di Casavatore.
Il 15 febbraio 2021 – scrivono ancora gli inquirenti- , NICOLELLA Eduardo ribadisce di restare a disposizione del clan: “ Sono sempre compagno vostro”. Egli, infatti, formula una richiesta estorsiva ai danni della società (Omissis ndr) operante, principalmente, nel settore degli autotrasporti su strada, movimento terra e lavori edili stradali. Il 15.02.2021, alle 12:00, contatta l’utenza, intestata alla società, parla con tale ‘Lello” che dice di trovarsi lontano per motivi di lavoro, gli chiede quando tornerà e Lello risponde: “. . .e no e cosa vuoi? Non ho potuto rispondere perché sono fuori qua e non ho potuto, stavo con l’ingegnere… eh”.
NICOLELLA, con insistenza, vuole sapere da ‘Lello’ i1 giorno del suo ritorno e ‘Lello’ risponde: “no“ due o tre giorni, Edy” “il tempo che .. e cosa vuoi fratello, cosa devo fare, le cose non stanno bene qua sopra… Poi, ‘Lello’ raccomanda a NICOLELLA di riferire agli esponenti del clan che entro tre giorni tornerà e pagherà: “hai capito fratello… dai, va bene dai, digli che non ci stanno problemi la sai…” .
”Dacci tre giorni di tempo, diglielo, il tempo che scendo e risolvo” . Alle 13:00 NICOLELLA Eduardo contatta ALTERIO Gennaro sull’utenza in uso a ALTERIO Gennaro’ e, utilizzando un linguaggio criptìco, gli riferisce della telefonata appena intercorsa con ‘LELLO’: fa riferimento ad una ‘poltrona’ che ‘Lello’ avrebbe dovuto consegnare entro il 15 febbraio e lo indica come “quello del terreno là ”
ALTERIO: ”Mmmh ”; N1COLELLA:”Eeeh u sta fuori ha detto che viene tra un paio di giorni. ”,’ ALTERIO:” Sarebbe… stiamo parlando sempre di quello della casa 121?”; NICOLELLA.” ”Eeeh no! Dì quellolà… aaah del terreno, là! ”,’ALTERIO.’ ”Aaah.. aaah… aaah… ”. Dopo due giorni, il 17.02.2021, alle 11:21, il NICOLELLA contatta nuovamente ‘Lello’ e gli chiede di incontrarlo. ‘Lello’ replica di essere ancora impegnato e che non riuscirà a rientrare prima del prossimo fine settimana: “no i0 sono ancora fuori qua, non ancora mi devo svincolare…” e chiede al NICOLELLA di riferire, evidentemente agli esponenti del clan, di aspettare.
Il NICOLELLA si mostra insofferente e, con tono intimidatorio, dice a ‘Lello’ che ‘questi’ 10 stanno chiamando con insistenza: “e dai dai, vedi un poco questi mi stanno chiamando in continuazione! ”; ‘Lello’, con tono sarcastico, chiede al NICOLELLA se il clan ha bisogno dei suoi soldi per mangiare: “Perché devono mangiare con i saldi miei?…” ”devono mangiare?” . Dopo poco più di una settimana, il 25 febbraio 2021, NICOLELLA Eduardo, con la propria utenza la società (omissis ndr). Sollecita “Lello” a pagare e lo intimorisce, rappresentandogli che alcuni esponenti del clan gli hanno chiesto informazioni sullo stato del pagamento: “Questi stanno qua, sono venuti qua, il dottore è venuto qua!” (‘dottore’ sta ad indicare un esponente di rilievo del clan).
‘Lello’ ribadisce di Voler pagare ma aggiunge di attendere un’entrata e, con linguaggio criptico, assicura che ha intenzione di cedere alla richiesta estorsiva: “Gli hai detto che la visita gliela facciamo?” “domani deve arrivare l’infermiere” (riferimento ai soldi in entrata) “domani arriva, se me la manda, perché io sono… eh… fuori e mi hanno promesso che me la mandano domani e due 0 tre giorni per maturarlo… quindi… adesso… ” NICOLELLA lo incalza: “Per sabato, allora?” ‘Lello’ risponde: “Nooo. . . sabato non ce la facciamo, perché sabato non canta, lunedì non conta, martedì. ..”.
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ALTERIO Raffaele altro storico affiliato del clan della 167 di Arzano, e operativo sia nel settore delle estorsioni (come confermato dai due episodi estorsivi materialmente portati a temine da Nicolella Eduardo che proprio con Alterio Gennaro ha avuto contatti finalizzati a fornire informazioni in ordine allo “stato di avanzamento” della richiesta e alle risposte da fornire dalla persona offesa) sia nel settore del traffico di sostanze stupefacenti (come emerge con evidenza dai suo coinvolgimento nella raccolta degli incassi delle piazze di spaccio per la successiva consegna al boss Cristiano Pasquale, nonché nel prelievo della sostanza stupefacente dal luogo di deposito per la consegna ai pusher che si occupano della vendita nelle piazze di spaccio gestite dal clan).
“Nel gruppo della 167, come abbiamo ampiamente visto – scrivono ancora gli inquirenti – , esiste una sorta di spartizione di compiti, una — potremmo dire — professionalizzazione nelle attività delinquenziale. Da un lato chi si occupa di chiedere il pizzo, dall’altro chi gestisce le piazze di spaccio, il loro approvvigionamento e i loro proventi. Nel caso dell’Alterio (Gennaro), invece, assistiamo ad una generica messa a disposizione del clan. Che siano estorsioni, che siano intermediazioni con soggetti a lui sovraordinati nel clan, che sia droga, egli è sempre a disposizione del clan.
Carmine Longhi
1. continua
Articolo pubblicato il giorno 4 Ottobre 2022 - 13:45