Torna in carcere dopo soli 4 mesi di libertà il baby boss di Pianura, Francesco Marfella.
Carabinieri e DDA hanno infatti eseguito3 fermi per tentata estorsione con l’aggravante dell’aver agevolato l’organizzazione mafiosa, denominata clan Esposito-Marsicano-Calone.
In manette sono finiti Francesco Marfella, 20 anni e con lui i due complici Rosario Iorio di 39 anni e Christian Titas di 29 anni.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato infatti esecuzione ad un Decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei ritenuti gravemente indiziati del reato di tentata estorsione con l’aggravante dell’aver agevolato l’organizzazione mafiosa, denominata clan Esposito-Marsicano-Calone, operante nel quartiere partenopeo di Pianura e zone limitrofe.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i fermati, agli inizi del mese di ottobre, si sono presentati ripetutamente presso l’abitazione di un 48enne, imprenditore nel settore funerario di Pianura e, minacciandolo di morte con un’arma da fuoco, hanno preteso da lui il pagamento immediato di euro 2.000 ed il successivo versamento della tassa mensile di euro 3.000.
Uno di loro, invece, poiché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, ribadiva la pretesa estorsiva mediante una videochiamata alla vittima.
I 3 fermati saranno portati al carcere di Secondigliano, in attesa dell’udienza di convalida.
Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari.
Elenco destinatari:
1. IORIO Rosario, nato a Napoli il 14.7.1983,
3. MARFELLA Francesco, nato a Napoli il 30.7.2002
4. TITAS Christian, nato a Napoli il 23.7.1993
Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2022 - 11:55