Archeologia e agricoltura sociale al Parco archeologico di Pompei. Un progetto di avvicinamento al lavoro e al patrimonio culturale dei ragazzi con problemi di autismo
La raccolta di melograni e mele cotogne al Parco archeologico di Pompei, grazie ai ragazzi del Centro Riabilitativo di Pompei. Archeologia e agricoltura sociale si incrociano in un progetto comune che vede protagonisti ragazzi con autismi e\o disabilitร cognitiva impegnati in attivitร concrete nel sito archeologico.
A partire da oggi e per un intero anno i ragazzi, coordinati dai loro educatori e dai funzionari del Parco, nellโambito di un accordo quadro tra la cooperativa sociale Il Tulipano e il Parco archeologico si dedicheranno ad attivitร di agricoltura che si inseriscono nel piรน ampio progetto dellโAzienda agricola Pompei. Questโultima, che ha giร visto avviato il bando di partenariato per la gestione dei vigneti del Parco, oltre coinvolgere e a dare il suo contributo allโeconomia locale, creerร , come in questo caso, occasioni di inclusione e attivitร didattiche per i giovani e per le loro famiglie.
โSe lโarcheologia vuole parlare a tutti non sono sufficienti forme tradizionali di linguaggio, ma bisogna individuare canali differenti capaci di adattarsi anche a persone diversamente abili, come ciascuno lo รจ modo suo. Siamo felici che il Parco archeologico di Pompei sia luogo di inclusione. Immaginiamo un Parco che sia laboratorio di esperienze, e alla portata di tutti. Non un luogo della storia che appare distante, ma un patrimonio e un luogo da vivere quotidianamente nelle sue tante opportunitร โ โ cosรฌ il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
โNasce un progetto di grande valore sociale in un contesto unico al mondo โ ha detto Giovanni Minucci del Tulipano coop. coordinatore del progetto – ringrazio il direttore Gabriel Zuchtriegel e lโarchitetto Paolo Mighetto, che hanno permesso di realizzare il sogno di famiglie, enti e associazioni impegnate in prima linea nella promozione di opportunitร di benessere inclusivo, come diritto di tutti nel rispetto delle esigenze e dei bisogni di ciascunoโ.
All’iniziativa era presente la professoressa Carmela Bravaccio, del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dellโUniversitร Federico II, e Maurizio Bartolini, giardiniere d’Arte.
Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2022 - 18:00