A Napoli in corso lo sgombero di due appartamenti. I due appartamenti erano stati sottratti ai legittimi assegnatari ai Colli Aminei
E’ in corso a Napoli lo sgombero di due appartamenti nella zona dei Colli Aminei.
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La Polizia Municipale, coadiuvata dal personale della società Napoli Servizi, sta procedendo allo sgombero di case che, sottolineano al Comune, erano stati sottratti ai legittimi assegnatari.
Un pacchetto di aiuti, una sperimentazione di ‘condominio sociale’ ma anche certezza di sgomberi di immobili occupati. La giunta comunale di Napoli, presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi, ha approvato 4 delibere per favorire legalità e inclusione che regolamentano il tema casa in città e tentano di sciogliere nodi storici di quella che per il capoluogo campano è una emergenza soprattutto per le fasce più giovani e quelle più povere.
Per procedere agli sgomberi, però, sono state previsti criteri di priorità. La liberazione degli appartamenti comincerà da quelli occupati illecitamente come regolarmente denunciato dal legittimo avente diritto oppure certificato dall’autorità competente. Sono circa una ventina i casi accertati dall’Amministrazione, tra cui un condominio di via Egiziaca a Pizzofalcone.
A chi non potrà rimanere nella casa occupata, ma rientra in una categoria da tutelare, sarà erogato un voucher di circa 5mila euro a famiglia per un totale di 500mila euro da appostare in bilancio. Per rientrare tra i possibili destinatari di contributi o per poter aderire al condominio sociale, la giunta ha individuato alcuni indicatori di vulnerabilità.
Il condomino sociale è poi un progetto di welfare di comunità, alla cui ideazione hanno fornito un contributo fattivo due consiglieri comunali, Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi, che intende superare i classici modelli assistenziali, adottando un approccio partecipativo dei condomini volto a sviluppare reti sociali di sostegno basate sul reciproco aiuto.
L’obiettivo concreto è dare risposta al bisogno legato all’abitare promuovendo contemporaneamente azioni che favoriscano l’inclusione sociale e promuovano forme di solidarietà tra persone, famiglie e generazioni. La prima sperimentazione sarà realizzata in una struttura in via San Nicola a Nilo ,che già dal 1995 fu istituita dal Comune di Napoli per venire incontro al bisogno abitativo di anziani soli in un contesto protetto.
I destinatari di questi progetti sono gli anziani soli o in coppia che risultano assegnatari in via definitiva degli alloggi siti nella struttura; accanto a loro, sono accolti nel condominio sociale nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico e che presentano situazioni di fragilità sociale e socio-sanitaria, specie se famiglie con figli minori.
Queste persone abitano temporaneamente negli alloggi, sottoscrivono una Carta Solidale del Condominio che contiene le regole generali per la corretta convivenza e si impegnano in azioni di solidarietà e reciprocità a partire dalle risorse delle fragilità di cui ciascuno è portatore.
Le attività potranno riguardare azioni di sostegno personalizzato a specifici abitanti del condominio sociale, come il disbrigo di pratiche e piccole commissioni, l’accompagnamento presso servizi o strutture, la compagnia in determinate fasce della giornata, così come azioni di tipo comunitario come momenti di convivialità, aggregazione, svago, organizzazioni di servizi condivisi.
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