La stagione 2022/2023 segna il quattordicesimo anno di attività con 31 spettacoli, 6 corsi di formazione, più di 60 artisti in scena tra prosa, teatro ragazzi, danza, musica. La sala casertana è l’unica sotto i 100 posti riconosciuta dal Ministero della Cultura come organismo di programmazione teatrale e, a partire dal 2022, socio dell’ATS “Creare Campania”, Centro di residenza della Regione Campania.
“La stagione nasce dando uno sguardo al teatro contemporaneo, a quello che gira, a quello che viene premiato in Italia. Ospiteremo compagnie mai state sul palco del TC14, ma ci saranno anche compagnie che seguiamo da qualche anno che presenteranno i nuovi lavori. La scelta punta a mettere in luce gli artisti del nostro territorio e dei giovani, di Caserta e di tutta la Campania”, spiega Roberto Solofria, uno dei cinque soci di Mutamenti/Teatro Civico 14, insieme a Ilaria Delli Paoli, Rosario Lerro, Luigi Imperato e Antonio Buonocore.
Spazio a nomi come Gli Omini, Fabrizio Falco, Valerio Malorni, Peppe Romano, Leonardo Losavio e Roberto Galano; a giovani artisti, come Vulìe Teatro, Murìcena Teatro, Le Scimmie, Fulvio Sacco&Napoleone Zavatto; ad attesi ritorni, tra cui Roberto Latini, Massimiliano Civica, Biancofango, Oscar De Summa, e a sodalizi che si rinnovano anche quest’anno, come quelli con il Nuovo Teatro Sanità e con Baracca dei Buffoni. In cartellone anche quattro produzioni di Mutamenti/Teatro Civico 14: Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes; Costellazioni; Il libraio straniero e Antuono e i doni dell’orco.
LA STAGIONE
Si parte il primo weekend di ottobre (1-2/10) con Massimiliano Civica, che torna al Civico 14 con Scampoli, in cui traccia il ritratto di alcuni dei protagonisti del mondo del teatro e del cinema, da Robert Mitchum ad Andrea Camilleri. A seguire, l’8 e 9 ottobre Fabiana Fazio porta in scena l’ultimo capitolo della sua trilogia sulle nevrosi, Nevrotika vol. 7-8-9.
La stagione prosegue il 15 e 16 ottobre con Molière uanmensció (o come volete voi) scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Falco che, attraverso la vita dell’autore francese, riflette sulla condizione dell’artista oggi, e il 22-23 ottobre con cazzimma&arraggia di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto, con coaching di Armando Pirozzi: la storia di due sciarmati dirigenti dell’SSC Napoli che acquistano il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, realizzando il sogno di una città intera.
L’attualità entra in scena il 29 e 30 ottobre con Beckett on Tourette di VRAB pictures/Nutrimenti Terrestri in cui, ai tempi di una pandemia che costringe le persone a chiudersi in casa, un’intervista televisiva indaga cos’è successo al mondo dell’arte dagli anni ’80 ad oggi.
Il mese di novembre si apre, dal 4 al 6, con Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes, nuova produzione di Mutamenti/Teatro Civico 14, di e con Antimo Navarra per la regia di Ilaria Delli Paoli, che porta in scena un’esistenza complessa, che dall’abisso degli abusi prova a ricostruirsi nell’incontro con la musica classica. Si prosegue il 12 e 13 novembre con Le Regole del giuoco del tennis, di Vuliè Teatro, scritto da Mario Gelardi per la regia di Michele Brasilio, una partita di tennis tra due amici che diventa un racconto sui luoghi comuni sull’omosessualità.
Il 20 novembre è la volta di Porco Mondo di Biancofango/La Corte Ospitale/Officina 1011: nel cult di Francesca Macrì e Andrea Trapani, che quest’anno festeggia il decimo anniversario, due vite disperate, due opposti, si svelano, si consumano, per ritrovarsi senza via d’uscita. Il 26 novembre in scena Come una bestia di Baracca dei Buffoni, un tour de force tra comicità e intelligenza liberamente tratto da “Sei una bestia Viskovitz!” di Alessandro Boffa, che rappresenta la condizione umana in tutta la sua dignità e scostumatezza attraverso esilaranti metamorfosi.
Tante le proposte per dicembre: il 3 Nessun elenco di cose storte di Oscar De Summa che, partendo da un lutto, apre alle riflessioni su quanto accade nel Mediterraneo; il 10 dicembre Venere e Adone – Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni, in cui Roberto Latini mette in scena, con la sua personalissima cifra, uno dei più sorprendenti miti delle “Metamorfosi” di Ovidio. Dal 17 al 30 dicembre Costellazioni, debutto di Mutamenti/Teatro Civico 14 con la regia di Roberto Solofria, anche in scena con Ilaria Delli Paoli, tratto dalla pièce del drammaturgo inglese Nick Payne, tradotta da Valerio Piccolo, che proietta su un rapporto di coppia la teoria di fisica quantistica per cui esistono un numero infinito di universi, di scelte e di possibilità che prendono forma.
Il nuovo anno parte con la mini-rassegna XMAS, che prevede il 5 e 6 gennaio Quijote! – Errare è umano, perseverare è cavalleresco, rilettura in chiave onirica a cura di Baracca dei Buffoni/Murìcena Teatro del classico di Cervantes, e il 7 e 8 gennaio Babbo Natale e il mistero della lista scomparsa di La Mansarda – Teatro dell’Orco, un giallo di ambientazione natalizia per i più piccoli e non solo.
Dal 14 al 22 gennaio Il libraio straniero, produzione Mutamenti/Teatro Civico 14, in cui Roberto Solofria e Daniela Quaranta – diretti da Rosario Lerro – mettono in scena un amore fatto di bugie, tradimenti e mistero. A seguire, il 28 e 29 gennaio, Bathroom – Dialoghi per donna, phon e Raffaella Carrà di e con Valeria Impagliazzo, unica protagonista di un dialogo su paure, ricordi, ansie e fantasie, con uno specchio – la platea – che man mano si trasforma da confessionale a vero e proprio voyeur.
A febbraio spazio a tre produzioni campane: Teatro dell’Osso con Teatro Tram presenta il 4 e 5 febbraio In-Sanità di Pietro Fusco con Peppe Romano, testo-denuncia sulla sanità nel Sud Italia, in cui l’assurdità degli avvenimenti si identifica con la verità della storia stessa; la compagnia Le Scimmie l’11 e 12 febbraio porta in scena Sound Sbagliato, da un’idea di Alessandro Palladino e diretto da Carlo Geltrude, racconto in rime di quattro ragazzi, di quattro strade perse. Dal 18 al 26 febbraio Mutamenti/Teatro Civico 14 propone Antuono e i doni dell’orco, messinscena drammaturgica di Luigi Imperato e Roberto Solofria, anche alla regia, del primo cunto del capolavoro di Giambattista Basile.
Lemons lemons lemons lemons lemons, di Sam Stainer per la regia di Davide Pascarella, è la produzione del Nuovo Teatro Sanità che andrà in scena il 4 e 5 marzo: la storia intima, privata, quella di Oliver e Bernadette e della loro relazione appena nata, che si intreccia a quella pubblica, in cui un governo propone una legge assurda, che viene approvata e la vita di tutti che è costretta a trasformarsi da una mezzanotte all’altra. L’11 e 12 marzo sul palco Don Giovanni (del limite e della finzione) per la regia di Mario Autore, con adattamento dell’opera di Molière a cura di Antonio Piccolo, tra dramma e farsa, che ritrae un vero e proprio illuminista ante litteram. Il 19 marzo La strada di Leonardo Losavio e Roberto Galano, anche protagonisti di un viaggio in blablacar, in un intreccio di due strade opposte unite nella svolta improvvisa che incontreranno durante il percorso. L’ultimo weekend di marzo, sabato 25 e domenica 26, dopo il successo degli scorsi anni, il teatro invade gli spazi dell’Hotel dei Cavalieri di Caserta con Do Not Disturb – il teatro si fa in albergo, progetto di Mario Gelardi e Claudio Finelli realizzato in collaborazione con il Nuovo Teatro Sanità che trasforma le stanze in veri e propri palcoscenici, dove i venti spettatori ‘spieranno’ i personaggi, abbattendo la quarta parete.
1 e 2 aprile è la volta del progetto di Virus Teatrali Tre. Le sorelle Prozorov, un corpo a corpo con uno degli autori essenziali della storia del teatro, Anton Checov, di cui si riscrive uno dei classici fino all’esito di drammaturgia collettiva scenica. L’8 aprile in scena Trucioli, progetto de Gli Omini per la produzione del Metastasio di Prato, due soli attori in ‘minuscole scene di minuscoli personaggi, per ricostruire un’Italietta in miniatura, tutta abitata dai più piccoli’. Vulìe Teatro il 15 e 16 aprile con Pig Bitch (letteralmente Porca Puttana) – drammaturgia di Marina Cioppa e regia di Michele Brasilio – indaga il legame tra una porca e una puttana, osservando il concetto di carne che le accomuna e raccontando la violenza di entrambe le storie. Il 22 aprile è la musica la protagonista di Inside The Clash, appuntamento stagionale di Paky Di Maio e Luigi Iacono in collaborazione con Mutamenti/Teatro Civico 14, quest’anno dedicato alla band cult del punk britannico. Il weekend successivo, sabato 29 e domenica 30, è il turno di La Faglia, testo di Adèle Gascuel per la regia di Simone Amendola con Valerio Malorni, una favola post-apocalittica, comica, in cui due antieroi rappresentano la logica di pensiero dell’Occidente moderno, con la propensione a sfruttare corpi, esseri e cose.
Chiude la stagione, il 6 e 7 maggio, Disintegrazione 2.0 – splendida Magnetic Electro Machine del collettivo EST (Electroshocktherapy) composto da Ilaria Delli Paoli, Paky Di Maio e Francesco Zentwo Palladino, nuova versione del progetto che nasce per sperimentare tra i confini del teatro e della musica, passando per le arti visive, dando vita a una performance ibrida che coinvolge di volta in volta artisti diversi, e per indagare nuovi linguaggi e possibilità di creazione collettiva.
Oltre alla programmazione, anche quest’anno, a partire da ottobre, il TC14 rinnova il proprio impegno nella formazione. Saranno tanti i laboratori per allievi di ogni età che vogliono iniziare o continuare il loro percorso artistico, dalla scrittura alla recitazione, a cui si aggiunge il seminario di drammaturgia di Massimiliano Civica, Chi l’ha scritto?, in concomitanza con la messinscena dello spettacolo Scampoli (1-2 ottobre).
La stagione 2022/2023 è realizzata grazie al sostegno del MIC – Ministero della Cultura e della Regione Campania.
Articolo pubblicato il giorno 15 Settembre 2022 - 11:16