Prof ucciso a Melito: gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione – secondo quanto si appreso – su un uomo che in queste ore viene sentito in una caserma dei carabinieri.
Si tratta di un operatore scolastico della scuola dove insegnava la vittima. Nei suoi confronti, allo stato, non sarebbe stato adottato alcun provvedimento. Ma dovrebbe essere la persona con il quale probabilmente il professore Marcello Toscano aveva un appuntamento e del quale la stessa vittima aveva parlato con un collega al telefono chiedendo come inviare via what’s app la posizione della scuola.
E’ li che i due avevano appuntamento. Poi qualcosa è andato storto e la discussione deve essere è degenerata tanto da indurre la persone ha sferrare ben sei coltellate mortali a Marcello Toscano.
E’ evidente che chi è andato all’appuntamento con il professore della scuola media Marino Guarano di Melito lo ha fatto sapendo che poteva fargli del male visto che è andato armato di coltello.
Sono diverse però le persone che sono state ascoltate dai carabinieri nel corso della giornata, dopo il ritrovamento ieri notte del cadavere di Marcello Toscano. Ma gli inquirenti da qualche ora stanno interrogando un operatore scolastico della scuola media Marino-Guarano di Melito , dove lavorava anche il professore ucciso.
In merito alle circostanze della morte del professore, se l’orario in cui ha smesso di rispondere al cellulare dovesse corrispondere a quello dell’aggressione sarebbe stato ucciso tra le 12 e le 12,30, cioe’ mentre alunni e docenti stavano facendo lezione, Un’ipotesi choccante ma anche probabile.
Sul corpo della vittima, scoperto in un cespuglio, dietro una casupola, i carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate e tracce ematiche, forse anche dell’assassino. Altre tracce sono state repertate proprio nella casupola.
“Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunita’ scolastica. Chiediamo sia fatta luce al piu’ presto”, commenta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Di Toscano non si sono avute piu’ notizie dalla meta’ della mattinata di ieri, e quando, in serata, non ha fatto ritorno a casa, il figlio della vittima si e’ presentato nella caserma dei carabinieri della vicina Mugnano
alle 19.25: dopo la denuncia di scomparsa sono scattate le ricerche e tra le 21 e le 21,30 la figlia ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola e ha chiamato in caserma a Mugnano.I militari hanno fatto aprire i cancelli dai custodi e hanno ispezionato tutti i locali, interni ed esterni, scoprendo il cadavere, nell’aiuola. Per tutto il giorno sono stati ascoltati testimoni, in caserma, alla ricerca di informazioni utili e su uno in particolare si e’ concentrata l’attenzione.
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La videosorveglianza della scuola coprirebbe solo parzialmente la zona del ritrovamento ma non si esclude che le telecamere di qualche negozio possano avere registrato immagini utili alle indagini. Le cronache riportano due fatti di violenza, uno risalente allo scorso maggio e l’altro a novembre: un ragazzino accoltellato e una ragazzina picchiata nei bagni.
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