Chiede pizzo per conto di boss dei Casalesi, preso 29enne Carabinieri arrestano Domenico Brancaccio.
I militari del N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Marcianise – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare (custodia in carcere), emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Brancaccio Domenico, nato a Caserta il 05/06/1993, in relazione al reato di “tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso”.
Il provvedimento, eseguito a Grazzanise, ha fatto seguito all’attività investigativa svolta dai Carabinieri del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Marcianise, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Orta di Atella, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei mesi di giugno e luglio 2022.
Dalle indagini sono emersi gravi indizi di colpevolezza del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso a carico dell’indagato in ordine a reiterate richieste estorsive aventi ad oggetto la somma di 5.000,00 euro,avanzate per conto di Cristofaro Antonio, alias Tonino di Cesa detto “o’coccodrillo” (attualmente detenuto per fatti di criminalità organizzata in quanto appartenente al gruppo “Caterino-Ferriero” del clan dei “Casalesi”).
I fatti sono avvenuti a Succivo, in un arco temporale compreso tra giugno e luglio 2022.
Articolo pubblicato il giorno 13 Settembre 2022 - 19:12