#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 1 Aprile 2025 - 17:42
14.1 C
Napoli
Secondo incontro letterario al Premio Com&Te: Stefano Liberti presenta “Tropico...
Maratea, appello per il restauro del Cristo Redentore: “Non possiamo...
I FaRinati: dai forni del carcere di Carinola una nuova...
Affogo: a Nocera il racconto ironico e dissacrante della provincia...
Napoli, in Consiglio comunale denunciato mancato intervento sui canili
Dj Tedd Patterson, icona dell’House Music, protagonista all’Hype Discoteca
Campi Flegrei, rallenta il sollevamento del suolo. Registrate 33 scosse...
Serie A, giudice sportivo: squalificati per una giornata Inzaghi e...
Digitale, la Cyber Security Foundation ufficialmente registrata presso l’UE
Tenta truffa a coppia di anziani a Lucca: arrestato 34enne...
Dalla ricerca alla cura, Novartis riunisce associazioni pazienti
Caserta, il rapinatore seriale dei distributori torna a colpire: terrore...
Ercolano, in migliaia alla Marcia della Legalità: “No alla criminalità”
Tentano truffa ai danni di anziana: foglio di via dal...
Napoli, identificati e denunciati 9 parcheggiatori abusivi
Trump e Musk fanno sul serio: dipendenti federali a pulire...
Ottaviano, Lucia Iervolino morta ustionata: marito portato in caserma
Il compositore Vincenzo Crimaco, noto per il successo nei servizi...
Attori & Spettatori” compie 25 anni:
special event a Napoli 
nel...
Federico II: Medicina Clinica e Chirurgia punta su IA e...
Rissa a Vitulazio: notificati cinque Daspo urbani dal Questore di...
Reggia di Caserta: porte aperte alle Serre di Graefer per...
Capaccio, 15enne ferito alla testa: escluso il pestaggio
Messina, Stefano Argentino, l’assassino di Sara Campanella: “La seguiva e...
Bullismo e cyberbullismo: a “La Birreria” di Napoli i ragazzi...
Tragedia a Ottaviano: donna muore ustionata nella sua abitazione
Junker: il tutor digitale per la raccolta differenziata arriva a...
Pubblicazione in libreria dell’autobiografia di Nunzio Bellino “Cuore elastico”
Il clan di Bari guidato dal boss Misceo dal carcere...
Peppe Barra si esibisce al Teatro Sannazaro con “Assolo per...

Napoli, il centro riuso creativo di Ponticelli a rischio sfratto

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Il Centro di riuso creativo dei materiali di scarto ‘Remida NAPOLI‘ è a rischio chiusura “vista la decisione del Comune di NAPOLI di avviare la procedura di sgombero dell’immobile nel quartiere Ponticelli che, da oltre venti anni, ospita le numerose attività messe in campo a favore di bambini, donne e famiglie della zona orientale del capoluogo campano, e non solo”.

PUBBLICITA

A renderlo noto sono Paola Manfredi e Anna Marrone, rappresentanti dell’associazione Atelier Remida Campania, che da anni gestisce il bene comunale in via Curzio Malaparte 90, a Ponticelli, rendendolo uno spazio dedicato a persone di ogni età. Domani, mercoledì 7 settembre, alle 10, nella sede di Remida, è previsto un presidio di operatori, volontari e beneficiari contro la decisione di Palazzo San Giacomo.

“Dai progetti finanziati da enti nazionali alle partnership con realtà associative del terzo settore, dalla costante collaborazione con istituzioni locali, incluso il Comune, all’attivazione di processi virtuosi partendo dai materiali di scarto: Remida NAPOLI – comunicano dal centro – promuove la ricerca su questi ultimi attivando nuovi processi educativi e formativi e crea valide occasioni in un contesto particolarmente delicato dal punto di vista socio-economico-culturale dove evidentemente le opportunità scarseggiano”.

“La questione dell’utilizzo della sede – affermano Manfredi e Marrone – si è generata a conclusione di un progetto del Comune di NAPOLI che istituiva in città i Centri Remida. Dopo oltre dieci anni di nostre richieste alle varie amministrazioni succedutesi l’unica risposta ottenuta è stata la diffida di sgombero e l’attribuzione di un debito spropositato. L’associazione ha avuto pochi e non chiarificatori contatti soltanto con gli uffici competenti cercando una interlocuzione con la parte politica che è rimasta sorda agli innumerevoli tentativi di trovare una soluzione percorribile.

L’inerzia di tutti questi anni ha aggravato la situazione di precarietà con danni enormi per la progettualità dell’associazione, per le persone che la rappresentano e per quelle che ci lavorano. Chiudere Remida NAPOLI significherebbe annullare il lavoro di anni e sottrarre al quartiere uno spazio ritenuto da tanti valido e importante”.


Articolo pubblicato il giorno 6 Settembre 2022 - 19:34


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento