Si svolgeranno stamani, negli uffici della Procura di Torre Annunziata, le copie forensi dei dispositivi (telefono cellulare e computer) appartenenti ad Alessandro Cascone di appena 13 anni precipitato nel vuoto e morto, a Gragnano, lo scorso primo settembre.
Alle operazioni, delegate dagli inquirenti a un consulente, assistera’ anche un perito nominato dai due legali dalla famiglia della giovanissima vittima, gli avvocati Mario D’Apuzzo e Giulio Pepe. Si tratta di si tratta di Paolo Dal Checco, esperto di informatica forense e cyber-security tra i più noti in Italia. che effettuerà accertamenti ritenuti particolarmente importanti in quanto sono stati proprio i messaggi trovati su una chat a spingere gli investigatori a ipotizzare il reato di istigazione al suicidio nei confronti di sei giovanissimi (tra cui figurerebbe la ex fidanzatina del 13enne), alcuni risultati imparentati tra loro.
Inizialmente, infatti, si era ritenuto che la morte del ragazzo fosse stata causata da un incidente domestico: secondo una prima ipotesi, infatti, il 13enne, che, come riferisce uno degli avvocati, non aveva mai manifestato disagi alla famiglia, sarebbe caduto nel vuoto dal quarto piano del palazzo dove abitava mentre cercava di sistemare una antenna.
Ieri mattina, intanto, alla scuola media Roncalli di Gragnano, i compagni di Alessandro sono tornati in classe per il primo giorno di scuola. Il suo banco è rimasto vuoto ed è stato inondato di fiori e biglietti. In classe con i ragazzi sono stati presenti per alcune ore proprio i genitori di Alessandro, che hanno partecipato alla messa in ricordo del figlio officiata da don Paolo Anastasio nel piazzale esterno della scuola, alla presenza di tutti gli alunni.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2022 - 06:45