I sindaci ricordano Angelo Vassallo a 12 anni dal delitto, commemorazione a Pollica. Consegnato anche il premio intitolato al ‘sindaco pescatore’.
La comunità di Pollica ha ricordato ancora una volta il suo ‘sindaco pescatore’, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010, con una cerimonia di commemorazione. Dopo la messa nella chiesa dell’Annunziata con i familiari, l’amministrazione comunale guidata da Stefano Pisani e tanti cittadini, la cerimonia si è trasferita nella vicina Arena del Mare, dove e’ stata deposta in mare una corona sulle note de “Il silenzio”.
Alla cerimonia erano presenti numerosi sindaci provenienti da ogni parte d’Italia e il presidente di Legambiente Stefano Ciafani. In occasione della giornata di commemorazione è tornato anche il premio “Angelo Vassallo”, organizzato dal comune di Pollica e da Legambiente, dopo lo stop forzato negli anni scorsi a causa dell’emergenza covid.
Il premio è stato assegnato a Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, per la lotta contro “gli abusi edilizi e la valorizzazione del territorio”. Il ricordo di Vassallo si intreccia con la richiesta di verità sul suo omicidio, che dopo 12 anni è ancora senza colpevoli.
Lo scorso luglio la procura di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati imprenditori, esponenti della camorra e carabinieri tutti accusati a vario titolo di omicidio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
“Per i sindaci italiani il 5 settembre è un giorno di dolore e di memoria. Sono passati dodici anni ma per noi il ricordo di Angelo Vassallo è vivo come il primo giorno dopo il gesto criminale che lo strappò ai suoi cari e alla gente di Pollica. Ricordo ancora la forza di quella comunità, che insieme a noi sindaci nel 2019 sfilò tra le vie del paese per chiedere giustizia e verità”.
Così il presidente dell’Anci Antonio Decaro, che aggiunge: “Quel giorno firmammo un manifesto che ci impegnava nella difesa della bellezza e della legalità. Perché l’assassino di un sindaco, oltre che una ferita profonda ai suoi affetti e alla sua gente, è una ferita inferta all’intero Paese e ai suoi rappresentanti. Tutti i momenti della vita di Angelo contribuiscono a rendere forte il ricordo e il rimpianto: il suo lavoro quotidiano di sindaco, il suo impegno al servizio della comunità e del territorio, la sua strenua difesa della legalità contro le infiltrazioni camorristiche, la sua passione per la bellezza e l’unicità dell’ambiente del Parco naturale del Cilento”.
“A distanza di anni, Angelo Vasssallo rimane per noi un modello e un punto di riferimento, come lo è stato per tutti i cittadini italiani e per le istituzioni anche internazionali. Purtroppo, la sua morte per mano criminale rimane anche un triste esempio di cattiva giustizia. Tanti anni sono trascorsi e ancora gli esecutori e i mandanti del delitto non hanno un nome, nonostante la matrice camorristica dell’omicidio sia stata chiara a tutti fin dal primo istante. Oggi ci sono delle persone indagate – conclude Decaro – ma nel giorno dedicato alla sua memoria, noi sindaci torniamo a chiedere ancora con più forza che sia fatta verità e giustizia. Anche per questo l’ANCI chiederà di costituirsi parte civile nel processo”.
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