Giancarlo Siani ucciso 37 anni fa, Ossigeno lo ricorda sul sito “Cercavano la verità” dedicato ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.
Trentasette anni fa, il 23 settembre 1985, a Napoli venne ucciso da due sicari della camorra il cronista del ‘Mattino’ Giancarlo Siani.
Aveva venticinque anni, la stessa giovane età dei giornalisti Cosimo Cristina, ucciso a Termini Imerese nel 1960, e Giovanni Spampinato, ucciso a Ragusa il 27 ottobre del 1972.
Siani era un giornalista pubblicista che aspettava di essere assunto regolarmente dal suo giornale, dopo anni di lavoro precario, durante i quali aveva pubblicato in esclusiva importanti notizie sull’evoluzione di alcuni clan camorristici verso il modello mafioso e i legami con Cosa nostra, in particolare quelli dei Nuvoletta e Bardellino.
Fu ucciso per aver fatto queste rivelazioni, come dimostrato da indagini e sentenze. La storia del “giornalista-giornalista”, come viene definito nel film Fortapàsc (2009) di Marco Risi, è ricostruita sul sito di Ossigeno ‘Cercavano la verità’, dedicato ai trenta giornalisti uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi.
Insieme all’iter giudiziario che ha portato a scoprire e condannare i responsabili dell’omicidio, sono presenti immagini, testimonianze, una ricca bibliografia e alcuni suoi articoli. L’annuale manifestazione del Premio Siani quest’anno, spiegano gli organizzatori, “è procrastinata di qualche mese per evidenti ragioni di opportunità e di correttezza istituzionale”, data la concomitanza con le elezioni politiche alle quali partecipa come candidato il fratello del cronista, Paolo Siani, già deputato.
Domani, alle 9.30, è prevista la deposizione di fiori alle Rampe Siani, tra Salvator Rosa e via Suarez, organizzata dal Comune di Napoli. A seguire, alle 18 presso la chiesa di San Gennaro al Vomero, sarà celebrata una messa in ricordo del giornalista.
Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2022 - 12:30