Non solo danni, con il maltempo scatta la corsa ai fungi porcini, finferli, trombette, chiodini nei boschi italiani dove le ultime piogge hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita da Nord a Sud a macchia di leopardo, con le raccolte che in alcuni casi arrivano ad aumentare di un +50 per cento rispetto l’anno scorso.
E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attivita’ di ricerca lungo la Penisola dove e’ arrivato il maltempo con l’allerta meteo in 9 regioni dopo un lungo periodo di caldo e siccita’. Grazie alle piogge intervallate dal sole e caldo nei boschi d’Italia la stagione dei funghi sta iniziando a correre, pur con differenze fra regione e regione a causa delle siccita’ estiva, degli incendi e degli eventi estremi.
In Veneto – spiega Coldiretti – le montagne sono ricche di funghi ed e’ boom sulle Dolomiti di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini, dal Bellunese all’Altopiano di Asiago dove i boschi si stanno riprendendo dalle ferite dell’uragano Vaia, dal Cansiglio al Comelico, dall’Altopiano di Asiago al Vicentino fino ai Lessini.
In Campania – evidenzia Coldiretti – dal Matese al Cilento stagione funghi fantastica con +50 per cento fra porcini e altre varieta’. Un trend che coinvolge anche la Calabria dove si stima un aumento percentuale rispetto all’anno scorso del +30 per cento.
In Lombardia – rileva la Coldiretti – la stagione e’ appena partita con quantita’ di funghi ancora limitate e un ritardo di oltre 20 giorni a seconda delle zone a causa della siccita’ anche se da qualche giorno si assiste nel bresciano ad una buona produzione di porcini in alta quota (1500 slm circa) e con il cambio delle temperature, qualche pioggia che finalmente e’ arrivata, ora anche a quote inferiori.
In Toscana al momento non ci sono ancora le condizioni ottimali per nascite diffuse e generose su tutto il territorio, tranne qualche eccezione. In Umbria si spera in una ripresa a breve per le varieta’ autunnali perche’ fino a meta’ giugno c’e’ stata una raccolta di porcini, galletti e prataioli a “macchia di leopardo” poi la siccita’ ha bloccato tutto. Dall’Emilia alle Marche, dal Piemonte alla Liguria – evidenzia Coldiretti – si spera nella pioggia per far uscire allo scoperto la gran parte funghi anche se qualcuno inizia a spuntare.
Un’opportunita’ anche per gli 8,8 milioni gli italiani che secondo la Coldiretti hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre, mese ideale proprio per il turismo ambientale e le passeggiate in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali. Se sono in molti a cogliere l’occasione per andare alla ricerca nei boschi c’e’ anche chi si “accontenta” di partecipare ai tenti appuntamenti gastronomici dedicati ai funghi con feste paesane e sagre.
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