Militari installano le fototrappole e sorprendono il falegname che brucia nel bosco gli scarti delle lavorazioni: scatta la misura cautelare personale
I Militari appartenenti alle Stazioni Carabinieri Forestale di Roccamonfina e di Vairano Patenora hanno dato esecuzione, questa mattina, allโordinanza con la quale, su richiesta della Procura della Repubblica, il GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha applicato la misura cautelare personale dellโobbligo di presentazione alla P.G. nei confronti del legale rappresentante di unโimpresa individuale di Roccamonfina operante nel settore delle lavorazioni boschive e del commercio allโingrosso di legname nei cui confronti si procede per reati previsti dal decreto legislativo 152/2006, contenente norme in materia ambientale.
Lโindagine รจ iniziata in quanto in localitร Socce del Comune di Roccamonfina erano stati registrati frequenti abbandoni e combustioni di rifiuti; per identificarne gli autori, i Carabinieri installarono un sistema di videosorveglianza. Dopo pochi giorni, dalla visione dei video risultรฒ che nellโarco di dieci giorni erano stati abbandonati per quattro volte rifiuti costituiti da circa 20 mc di scarti della lavorazione del legno, successivamente dati alle fiamme.
I rifiuti, in particolare, venivano trasportati allโinterno del fondo con un trattore provvisto di carrello-rimorchio, sversati sul suolo e inceneriti. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di risalire al proprietario dei mezzi, titolare di una ditta boschiva, ed agli autori materiali delle condotte, che sono due dipendenti della predetta ditta. Sulla base di tali elementi il GIP ha emesso la misura cautelare personale a carico del titolare della ditta ed ha disposto il sequestro preventivo dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti.
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2022 - 14:26