Enel promuove 7 progetti di recupero degli antichi mestieri del Sud Italia. Per la ripartenza delle aree interne, finanziati con 1,5 mln.
Sette progetti per contribuire alla crescita sociale ed economica delle aree interne del Mezzogiorno, recuperando antichi mestieri e tradizioni e favorendo l’inclusione sociale e lavorativa di persone in difficoltร . Sono quelli selezionati attraverso il bando “Nel cuore del sud” promosso da Enel Cuore, la onlus del Gruppo Enel, e Fondazione Con il Sud, e rivolto alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Le iniziative selezionate saranno finanziate con 1,5 milioni di euro e favoriranno percorsi di accompagnamento all’autonomia di persone con fragilitร o a rischio marginalitร e disagio, promuovendo la valorizzazione delle vocazioni e delle eccellenze delle aree interne meridionali come il turismo, l’artigianato, l’agricoltura e l’enogastronomia (1.472 comuni su un totale di 2.116).
“Lanciando il bando “Nel Cuore del Sud” abbiamo voluto supportare le realtร che rendono il nostro meridione un’eccellenza per il Paese e oggi ne celebriamo i risultati con soddisfazione” ha dichiarato Michele Crisostomo, Presidente di Enel e di Enel Cuore Onlus “I progetti selezionati rappresentano il meglio della nostra tradizione e fondono perfettamente i valori dell’inclusione e dell’innovazione, essenziali per rilanciare il Sud Italia e l’intero Paese. Il momento storico che stiamo vivendo richiede piรน che mai unitร di intenti ed รจ per questo che non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno, in particolare quelle persone che vivono in condizioni di disabilitร e fragilitร e di emarginazione sociale ed economica”.
“Questi progetti ci dimostrano qualcosa di molto importante: che anche i luoghi piรน piccoli, lontani, dimenticati del nostro Mezzogiorno, spesso totalmente sottovalutati e abbandonati a malincuore dai giovani, hanno tanto da offrire se si creano le occasioni giuste”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud.
“Gli antichi mestieri, le tradizioni locali, le specificitร agricole e alimentari di un territorio possono diventare occasioni di riscatto economico e sociale. Possono essere opportunitร di coesione sociale e, dunque, di crescita. E’ da qui che si puรฒ generare una vera rinascita per questi luoghi”.
I progetti permetteranno il recupero di antichi mestieri e tradizioni che rischiano di scomparire, dalla costruzione dei muretti a secco (Casarano, provincia di Lecce) alla lavorazione artigianale dei libbani (Maratea, provincia di Potenza), corde vegetali prodotte a partire dall’intreccio dell’erba spontanea ‘tagliamani’; dalla tessitura a telaio per la realizzazione di una nuova linea di abbigliamento femminile con filati naturali (Squillace e Girifalco, provincia di Catanzaro) all’intreccio di fibre naturali (valle del Cedrino, provincia di Nuoro) come la tifa – una pianta palustre che cresce spontaneamente lungo i fiumi – per la realizzazione, in sostituzione della plastica, di oggetti di arredo; all’avvio di una sartoria sociale (Galatina, provincia di Lecce) in un bene confiscato, valorizzando l’antico mestiere della sarta e ricamatrice salentina, reinterpretando saperi e tecniche di un tempo attraverso le tecnologie moderne.
Si prevede poi la valorizzazione di alcune tipicitร dei territori, dal fagiolo cannellino suscieglio (Sessa Aurunca, provincia di Caserta) ai cereali e legumi dell’alta Murgia (Spinazzola provincia Barletta-Andria-Trani), che saranno trasformati in prodotti per persone con patologie alimentari come la celiachia e il diabete.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2022 - 16:59