Nelle elezioni del 2018 non si erano incrociati. Piero De Luca era candidato nel collegio uninominale Campania 2 di Salerno-Avellino, ma arrivo’ alla Camera attraverso il collegio plurinominale che gli riservo’ la scialuppa dei voti casertani.
A Mara Carfagna il posto da capolista di Forza Italia nel plurinominale Campania 1 garanti’ l’elezione senza problemi. Le parti con il voto 2022 si sono invertite. De Luca e Carfagna per poche ore alleati, si sono ritrovati poi a confrontarsi dai listini del Pd e di Azione.
Il primo figlio del governatore della Campania, avvocato 42enne, ha cinque anni in meno del ministro per il Sud uscente, e un curriculum politico limitato alla precedente legislatura, con l’incarico di vice capogruppo Pd da due anni. E tornera’ a Montecitorio.
Per Mara Carfagna, anche lei salernitana, in Parlamento dal 2006, due volte ministro, prima con Berlusconi nel 2008, poi con Draghi nel 2021 e prima ancora vice presidente della Camera, le porte di Montecitorio possono probabilmente non riaprirsi in Campania.
La soglia del 3% con Azione di Calenda e’ stata superata, la lista ha ottenuto il 5,49% e piu’ di 35mila voti, ma non saranno sufficienti a far scattare il seggio. Mara Carfagna, pero’, era candidata anche in Puglia in tutti e quattro i listini proporzionali. Se il seggio non dovesse scattare in Campania, ma questo non e’ ancora detto, potrebbe comunque ritornare in Parlamento dalla Puglia. Due opzioni ancora in campo, dunque, fino a quando i complessi calcoli sul voto non saranno conclusi.
Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2022 - 21:17