Mario Draghi nella sua forse ultima conferenza stampa da Presidente del Consiglio l’ha definita una misura “inattesa”.
Un bonus da 150 euro che, ha spiegato il Presidente del consiglio, “andrà a 22 milioni di famiglie”. Sarà pagato a novembre a tutti i lavoratori dipendenti, ai pensionati e agli autonomi che dichiarano un reddito inferiore a 20 mila euro.
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Il ministro dell’Economia Daniele Franco si è lasciato scappare che il bonus potrebbe essere replicato anche nel mese di dicembre. Toccherà, certo, al prossimo governo decidere.
Nel provvedimento ha poi trovato spazio lo sconto fiscale per l’energia acquistata dalle imprese. Per le energivore quelle che impiegano grandi quantitativi di elettricità e gas ci sarà un credito di imposta del 40% del costo della bolletta. Per tutte le altre, lo sconto sarà del 30%.
Ma, rispetto al passato, sarà esteso anche a chi consuma meno di 16,5 Kwh (si partirà da 4,5 Kwh). In questo modo rientreranno nel sostegno anche bar, ristoranti e pizzerie. In tutto 2 milioni di esercizi commerciali. La misura, però, avrà una durata di soli due mesi.
Queste nel dettaglio tutte le misure del Decreto aiuti bis
Arrivano altri 400 milioni per la sanità
Previsto uno stanziamento di altri 400 milioni per il Servizio sanitario nazionale, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private. Nel provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri si legge che il «livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato» è incrementato «allo scopo di contribuire ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e al perdurare degli effetti della pandemia». La ripartizione delle risorse avverrà con decreto del ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Economia e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni.
Abbonamenti bus scontati
Arrivano nuovi stanziamenti per il bonus trasporti, il contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti a bus e tram. In particolare, il Fondo nato con il primo decreto Aiuti è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, potrà essere richiesto fino a dicembre per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Finora i bonus emessi sono stati circa 730.000. Il contributo ha l’obiettivo di mitigare le spese delle famiglie in una fase di forte crescita dei prezzi e in particolare i costi di trasporto per studenti e lavoratori.
Benzina: tagli alle accise fino al 31 ottobre
Il taglio delle accise sui carburanti viene esteso fino al 31 ottobre. La misura è contenuta nel decreto Aiuti ter. Viene confermato lo sconto di 30 centesimi che, al momento, è previsto fino al 17 ottobre. Nel testo si legge che «in considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, a decorrere dal 18 ottobre 2022 e fino al 31 ottobre 2022» le aliquote di accisa sono così rideterminate: benzina 478,40 euro per mille litri; oli da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per mille litri; gpl 182,61 euro per mille chilogrammi; gas naturale usato per autotrazione zero euro per metro cubo; l’Iva sul gas per autotrazione è fissata al 5%.
Sostegno per il gasolio per l’agricoltura
Nel decreto Aiuti ter varato ieri dal Consiglio dei ministri ci saranno anche circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole. Nel provvedimento sono previsti interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. In particolare, si tratta, ha poi spiegato Cia-Agricoltori italiani, «dell’estensione della riduzione dei costi del gasolio per le imprese della pesca e agricole, anche a fabbricati e serre, fino alla fine dell’anno, come avevamo richiesto, insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole, rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta».
Si al rigassificatore di Piombino
Il governo stringe sul rigassificatore di Piombino che dai primi mesi dell’anno prossimo potrebbe portare in Italia fino a 5 miliardi di metri cubi di gas. E così dopo il decreto di agosto che ha affidato il dossier al commissario e accorciati i tempi autorizzativi a 120 giorni il decreto Aiuti ter punta a tagliare i tempi di qualsiasi burocrazia, anche in caso di «prescrizioni» con «modifiche» o «localizzazioni alternative». Del resto sui tempi si gioca l’emergenza del prossimo inverno. E «si sono persi due mesi in schermaglie», per Cingolani. «Ora un provvedimento stabilisce tempi rapidi e certi per Piombino», ha detto Draghi. «È una questione di sicurezza nazionale, essenziale per le forniture di gas».
Ai comuni altri 200 milioni contro i rincari
Il contributo straordinario per regioni e comuni in difficoltà, a causa dell’impennata dei costi dell’energia, viene incrementato di 200 milioni di euro. La misura è contenuta nel decreto Aiuti ter, varato ieri dal Consiglio dei ministri. Il governo oltre a famiglie e imprese va dunque in soccorso anche degli enti locali, messi in difficoltà dalla corsa dei prezzi delle materie prime. All’articolo Misure straordinarie in favore delle regioni ed enti locali il provvedimento stabilisce che, per affrontare la spesa per utenze di energia elettrica e gas, saranno destinati ulteriori 160 milioni di euro in favore dei comuni e per 40 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province.
Fondi per teatri e cinema
Per «mitigare gli effetti» dell’aumento dei costi di fornitura di energia elettrica e di gas sostenuti da sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura è stata «autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2022. Con decreto del ministro della Cultura, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse di cui al primo periodo». «Come avvenuto nella pandemia, il governo si mobilita per un aiuto concreto e immediato per sostenere le attività dei luoghi della cultura nel momento della crisi energetica», ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Pannelli solari per le caserme
I beni demaniali in uso al ministero dell’Interno potranno essere dati in concessione per installare pannelli fotovoltaici. A questo fine potranno essere utilizzati anche i fondi del Pnrr. L’obiettivo è contribuire alla crescita sostenibile del Paese, alla decarbonizzazione del sistema energetico e al perseguimento della resilienza energetica nazionale. Ministero dell’Interno e terzi concessionari potranno anche costituire comunità energetiche rinnovabili nazionali con altre pubbliche amministrazioni centrali e locali anche per impianti superiori a 1 mw. A questo proposito cade l’obbligo per gli impianti e le utenze di essere connesse alla stessa cabina primaria.
Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2022 - 08:26