Ora anche i parroci seguono la moda di postare le immagini sui canali social delle salatissime bollette dell’energia elettrica.
Il caro-energia rischia di mettere in ginocchio le parrocchie italiane che in quanto ad offerte da parte dei fedeli viaggiano sempre sul filo di lana. Ed oggi, che in tutte le diocesi si celebra la giornata di sensibilizzazione per le offerte deducibili per sostenere i sacerdoti, arriva un appello del cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi.
“La Chiesa e’ casa tua ed e’ bello aver voglia di farla funzionare, sostenendo i sacerdoti; e’ bello che anche tu abbia voglia di dare una mano. Non c’e’ Pantalone che paga, come si dice a Roma: il pantalone ce l’abbiamo noi e a volte anche con qualche toppa…”, ha spiegato Zuppi.
Intanto la Conferenza episcopale italiana si prepara alla riunione del consiglio permanente, a Matera, a partire da martedi’ 20 settembre. Il problema del caro-energia non e’ al momento tra i punti in agenda ma potrebbe esserci comunque un primo confronto sul da farsi.
Perche’ ora la situazione per molte parrocchie e’ ancora gestibile ma quando bisognera’ accendere i riscaldamenti delle grandi chiese e delle tante aule di catechismo potrebbero arrivare problemi finanziari, ben piu’ pesanti di quelli gia’ vissuti nei mesi piu’ duri del Covid, quando con il lockdown erano state pressoche’ azzerate offerte e raccolte di beneficenza.
Al momento tutti cercano di scongiurare il taglio delle celebrazioni per risparmiare luce e riscaldamento, c’e’ pero’ chi lancia un ‘sos’ sul web pubblicando le bollette. Lo ha fatto il parroco di San Vincenzo Ferrer ad Atessa, in provincia di Chieti.
Per luglio-agosto la bolletta e’ di 1.043 euro e “purtroppo questo e’ solo l’inizio”, commenta don Andrea Rosati. A San Vero Milis (Oristano) verra’ spento il campanile di Santa Sofia, mentre a Claut, in provincia di Pordenone un parroco richiama la comunita’ a dare una mano citando l’art. 315 del codice civile (“diritti e doveri del figlio”).
A Roma il Vicariato sta aiutando le parrocchie a sostituire le vecchie caldaie, mentre a Palmi, provincia di Reggio Calabria, sono stati da poco inaugurati nuovi uffici diocesani dotati di pannelli solari. Fonti della diocesi di Roma spiegano anche che sono stati istituiti dei tavoli per “dialogare con i gestori” ma siamo solo ai primi passi.
“Saremo attenti, forse riscalderemo i locali per periodi piu’ contenuti, ma non prevediamo nessuna limitazione delle celebrazioni”, dice monsignor Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara-Comacchio, nei giorni scorsi contestato per l’accorpamento di alcune parrocchie.
“In diocesi ci sono 170 parrocchie di cui 90 sotto i mille abitanti, spesso il problema e’ anche pagare la bolletta della luce. La condivisione aiuta”, spiega. Ovunque e’ una corsa contro il tempo perche’ dall’autunno la situazione potrebbe non essere sostenibile.
D’altro canto cresce la domanda di aiuto rivolta alle parrocchie e alle Caritas da parte delle famiglie povere. Gia’ da anni il pagamento delle bollette alle famiglie fragili e’ una delle voci della carita’, insieme alla distribuzione di alimenti o altri generi di prima necessita’. Ma oggi e’ proprio tra le opere principali che verranno messe in campo in vista della Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrera’ il 13 novembre.
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