Cala il sipario sul Carditello Festival 2022 ed è già tempo di bilanci per la Fondazione Real Sito di Carditello.
La terza edizione della rassegna musicale, dedicata alla bellezza della Campania Felix e alla rinascita della Reggia borbonica, si è chiusa con un grande successo di pubblico e con il pareggio di bilancio, grazie al sostegno di Regione Campania e Scabec SpA.
Basta vedere i numeri per capire ancora meglio i risultati raggiunti: 100.000 euro di budget; 14.000 spettatori; 1 mese di eventi; 17 artisti; 2 Orchestre; 7 concerti; 5 esclusive per la Campania; 50 comparse che hanno partecipato al teatro di comunità; 1 Opera popolare (produzione originale ideata e prodotta dalla Fondazione); 1 format dedicato alla musica napoletana; 1 villaggio green allestito da Elisa nel bosco di Carditello; il ritorno di Riccardo Cocciante sul palco dopo 10 anni.
“Un successo che ha superato ogni aspettativa in termini di valorizzazione, reputazione e visibilità – spiega Giuseppe Russo, direttore generale della Fondazione Real Sito di Carditello – grazie al supporto della Regione Campania e di Scabec. Uno sforzo organizzativo enorme da parte di tutte le donne e gli uomini di Carditello ed un risultato che premia le scelte artistiche del nostro festival.
Stiamo già iniziando a lavorare per presentare il cartellone 2023, cercando di fare tesoro delle esperienze che abbiamo maturato. Dal prossimo anno puntiamo ad organizzare gli eventi interamente in house, senza delegare ad agenzie esterne, in modo da offrire servizi qualitativamente migliori e soprattutto evitare disagi al pubblico, come accaduto agli spettatori che avevano acquistato il biglietto per il concerto di Cocciante a Pompei”.
Un risultato straordinario con tanti artisti e ospiti d’eccezione del calibro di: Riccardo Cocciante, con il tour “Cocciante canta Cocciante”; Mario Incudine, con la prima Opera popolare su Carditello; Eduardo De Crescenzo, con il pianoforte di Julian Oliver Mazzariello e l’introduzione del giornalista Federico Vacalebre; Alice, accompagnata al pianoforte dal maestro Carlo Guaitoli; Elisa con il “Back to the Future Live Tour”; Raiz (Almamegretta), Enzo Gragnaniello, ‘O Zulù (99 Posse), Francesco di Bella (24 Grana), FLO, Maldestro, Gnut, Irene Scarpato (Suonne d’Ajere) e Simona Boo, protagonisti di Passione Live.
“Il Carditello Festival non è solo una importante rassegna musicale – afferma Luigi Nicolais, presidente della Fondazione Real Sito di Carditello – ma rappresenta anche un investimento per il territorio, se si pensa solo all’acquisto del palco nel 2021 e alle ricadute generate dall’Opera popolare su Carditello, che abbiamo ideato e prodotto con la direzione artistica del festival e che presto porteremo in tour.
La nostra missione si concentra proprio sul ruolo sociale dei musei e dei siti culturali, e sulla capacità di contribuire al cambiamento del territorio, producendo nuovi format, condividendo i valori della legalità, assicurando una fruizione sempre più inclusiva e favorendo la partecipazione della comunità non solo sul fronte culturale, ma anche in campo ambientale e nel segno dell’attivismo civico”.
In particolare, Riccardo Cocciante ed Elisa hanno scelto proprio il Carditello Festival per lanciare un messaggio legato ad un nuovo umanesimo e alla sostenibilità ambientale, nell’ambito anche della campagna SDG Action sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e del progetto Music For The Planet, realizzato da Music Innovation Hub e AWorld a favore di Legambiente, per la messa a dimora di alberi in Italia.
Un nuovo paradigma culturale, sociale ed economico, grazie alla voce di artisti conosciuti e amati in tutto il mondo che oggi, attraverso la rassegna musicale, diventano veri e propri testimonial della Reggia di Carditello e della Campania Felix.
“Il Carditello Festival – ricorda il direttore artistico Antonello De Nicola – rappresenta una sfida culturale senza eguali, che intende imprimere con coraggio una svolta e un rilancio dell’identità e dell’estro che contraddistinguono il territorio. La Reggia di Carditello è sempre stata una linea di confine: prima tra popolo e nobiltà, poi tra malaffare e legalità, quindi tra degrado e bellezza.
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Il programma artistico esprime tutta la forza e tutto il coraggio della nostra comunità e del Real Sito, capace di resistere alle ferite del tempo e degli uomini nel cuore della Terra dei Fuochi. A Carditello non abbiamo grandi budget e non ospitiamo quadri di valore, ma custodiamo una intera collezione di cadute e rinascite che rappresentano il patrimonio culturale e il capitale umano della Fondazione. Valori che abbiamo deciso di mettere in scena nella prima Opera popolare sulla storia di Carditello”.
Il Carditello Festival 2022 ha ottenuto il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e Rai Campania, la sponsorizzazione di Land Rover e Auto Prima, la partnership di Ferrarelle e Asso Artigiani Imprese Caserta, e la media partnership di Rai Radio1.
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