Nel pomeriggio si è svolta la vista al carcere di Poggioreale organizzata dal garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello, alla quale ha partecipato anche il Consigliere regionale Diego Venanzoni, assieme ad una delegazione di parlamentari e consiglieri regionali della Campania.
Il consigliere regionale racconta la sua esperienza : ” E’ stata un’esperienza forte. Ho sentito il dovere di farla proprio perchè non candidato alle elezioni politiche. Sono fortemente colpito. Per me si e’ trattato della prima volta in visita ad un istituto penitenziario. Vedere come sono costretti a vivere esseri umani e’ stato davvero dura. Siamo stati accolti dal direttore e dalla polizia penitenziaria che ci ha accompagnato con grande disponibilità durante tutto il percorso.
Anche loro in un certo modo vivono le stesse difficolta’. Un’esperienza che mi ha segnato profondamente. Da politico sento adesso il dovere di impegnarmi in un campo che la politica trascura non poco. Da consigliere regionale faro’ quanto nelle mie possibilità per intervenire. Non si tratta solo di adeguare le infrastrutture, per quanto e’ innegabile che vedere sette, otto detenuti in celle di pochi metri in cui al massimo potrebbero vivere due persone e’ un qualcosa di insopportabile“.
“Mancanza di spazi per socializzare, servizi igienici inadeguati, pochi se non inesistenti strumenti per fare attivita’ fisica, rappresentano senza dubbio il fallimento del sistema carcerario italiano. Il carcere di Poggioreale ne e’ davvero l’esempio, nonostante la risposta dei detenuti per cio’ che riguarda l’assistenza ed il trattamento da parte del personale penitenziario, medico e degli assistenti sociali e’ stato positivo. E’ cio’ che traspare dalla visita effettuata proprio oggi. Ricordo a tutti che un carcere e’ per sua stessa definizione un istituto di correzione. Il che significa che si dovrebbe fare qualcosa per migliorare le persone che dopo aver sbagliato entrano in questi luoghi. Faccio fatica a credere che il carcere, quanto meno il carcere di Poggioreale, assolva a questa funzione cosi’ come oggi nella sua struttura viene presentato. In Regione mi battero’ affinche’ arrivino fondi destinati alla formazione, elemento essenziale per il recupero dei detenuti. Chi esce dal carcere dovrebbe avere imparato un mestiere o quanto meno recuperato alla vita sociale. Oggi temo non sia cosi‘”.
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