Pomigliano DโArco. Camorra & business pompe funebri. Emessi cinque provvedimenti ostativi. Il palazzo di Governo di Napoli ha interdetto per infiltrazioni della camorra cinque ditte di pompe funebri con sede legale a Pomigliano e una a Casalnuovo.
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Secondo il prefetto Claudio Palomba, che ha firmato il provvedimento ostativo nei confronti delle ditte Trasporti Funebri Gruppo Foria s.r.l., Trasporti Funebri Foria Concetta s.r.l.s., Agenzia Funebre Padre Pio e lโAgenzia Caronte s.r.l.. , le stesse oggetto del provvedimento successivamente certificato dallโufficio Antimafia della prefettura, sarebbero state condizionate dal clan Foria di Pomigliano.
Il Comune di Pomigliano, dopo la comunicazione ufficiale ha provveduto a revocare tutte le autorizzazioni necessarie per esercitare il servizio da parte delle quattro ditte locali di pompe funebri mentre la polizia municipale, guidata dal comandante Luigi Maiello, ha eseguito i provvedimenti di chiusura.
Si tratta di un’operazione frutto delle attivitร del nucleo informativo dei carabinieri di Castello di Cisterna e dal GIA (Gruppo Interforze Antimafia). Attivitร che da qualche anno era stata segnalata anche dalla polizia municipale che aveva in passato giร sottoposto a indagini attraverso attivitร info investigative i carri funebri utilizzati, il personale e le stesse agenzie. Dopo i provvedimenti, da oggi a Pomigliano DโArco non esistono piรน agenzie di pompe funebri in quanto sono state tutte colpite da interdittive antimafia.
ย Camorra & Pompe Funebri, le indagini del Gruppo Interforze antimafia
Un mercato lucroso dove la criminalitร organizzata cerca in maniera prepotente di gestire questo grosso e florido mercato: imponendo la costituzione di cartelli dโimprese o monopolizzando il giro d’affari. Anche nel vicino comune di Arzano, appena qualche settimana fa, sono state interdette altre tre imprese funebri riconducibili, secondo i provvedimenti antimafia, al clan Ferone di Casavatore.
Le attivitร dโindagine dei carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna, partite anche a seguito di denunce giornalistiche e della Polizia locale guidata dal comandante Biagio Chiariello, avrebbero consentito di accertare la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalitร organizzata.
A finire nel mirino dei provvedimenti le imprese Scafuro Antonio e Figli, La Funeral Day di Scafuro Antonio, la Umberto Scafuro e Figli oltre che una societร edile direttamente riconducibile ai titolari con sede a Casavatore. Commistioni che ad Arzano hanno giร portato alla notifica di 7 avvisi di conclusione delle indagini a carico dei titolari delle pompe funebri interdette, di vigili urbani, dirigenti del SUAP e responsabili dello Stato Civile.
Tutti sono accusati a vario titolo dei reati di falso ideologico e in atto pubblico in concorso, falsitร materiale commessa da pubblico ufficiale, abuso e omissione in atti dโufficio per aver favorito le imprese funebri.
Ciro Espedito
Articolo pubblicato il giorno 3 Settembre 2022 - 11:28