La camorra che si prende le case di Scampia per sistemare famiglie di affiliati.
L’inchiesta che ha portato ieri all’arresto di Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi, entrambi pregiudicati e considerati vicini agli ambienti malavitosi della Vanella Grassi, in particolare al sottogruppo riconducibile alla famiglia Raia, mira ad accertare se vi sono stati altri casi.
Altri casi come quelli di Salvatore Abbruzzese, il 27enne che era agli arresti domiciliari per droga e bloccato su una sedia a rotelle per un incidente, era stato cacciato di casa dalla camorra per un debito di poche decine di euro.
Abbruzzese, noto per aver interpretato il ruolo di Totò nel film Gomorra
di Matteo Garrone abitava con la madre in un piccolo appartamento nella zona delle Case dei Puffi a Scampia.A luglio scorso furono cacciati di casa, dopo che era stato pestato a sangue, per un debito di 60 euro. Autori della violenta aggressione Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi. Ecco il racconto di Abbruzzese- come anticipato stamane dal quotidiano Il Roma, contenuto nell’ordinanza cautelare nei confronti dei due.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Napoli, ex attore di Gomorra arrestato per droga a Scampia
“Carmine Pandolfi detto “Braciola” mi chiese subito con tono alterato se avevo i soldi da dargli. Alla mia risposta negativa lui e l’altro, che conoscevo solo di vista, iniziarono a picchiarmi. Non avevo possibilità di fuga o di ripararmi da tale violenza, considerando che mi trovo su una sedia a rotelle.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Napoli, a Scampia la camorra lo costringe ad abbandonare la casa dove vive con l’anziana madre: 2 arrestati. Il video
Sono stato ripetutamente colpito da entrambi: Pandolfi al viso con diverse ginocchiate mentre l’altro mi prendeva a calci e a pugni. Ricordo di una ginocchiata in pieno viso, all’altezza dell’arcata sopraccigliare, dove iniziavo a perdere sangue. L’unica cosa che riuscii a fare fu di ripararmi il capo con le braccia mentre loro continuavano. Il tutto almeno per 10 minuti sino a quando le urla dei cani interruppero il sonno di mia madre, che ha un problema all’udito.
Lei venne nella stanza e riuscì a chiuderli fuori. Solo così loro andarono via, gridando che sarebbero tornati ancora. Infatti il giorno dopo si ripresentarono e in quell’occasione Pandolfi mi chiese esclusivamente di consegnargli le chiavi dell’appartamento”.
Ercolano. Si cerca il proprietario dell'abitazione, trasformata in fabbrica abusiva di botti, di via Patacca… Leggi tutto
Napoli. il tetto di un palazzo che si trova nelle vicinanze del carcere di Secondigliano… Leggi tutto
Agropoli. Una oragnizzazione dedita al traffico di droga ad agropoli e in altri comuni del… Leggi tutto
Scopri cosa riserva la giornata di oggi per il tuo segno zodiacale. Che tu sia… Leggi tutto
Ercolano. Momenti strazianti e di dolore all'arrivo dei genitori del giovane Samuel, il 18enne albanese… Leggi tutto
Un deciso "no" al piano alternativo ai licenziamenti presentato dalla multinazionale dell’elettronica Jabil è stato… Leggi tutto