Aspirapolvere venduti online, ma era una truffa: 4 denunciati grazie alle verifiche svolte dai militari.
Quattro persone sono state denunciate in seguito ad una serie di indagini condotte nel cremonese scattate dopo alcune segnalazioni di truffe via web. Si tratta di tre cittadini italiani, un 66enne e un 45enne residenti in provincia di Caserta, un 53enne residente in provincia di Bari e un cittadino straniero di 43 anni residente in provincia di Napoli.
Tre, in particolare, le attività di indagine condotte dai carabinieri delle caserme di Casalmaggiore, Gussola e Sospiro. Nel primo caso, avvenuto all’inizio dello scorso mese di maggio, la vittima aveva deciso di acquistare un aspirapolvere del prezzo di 200 euro visto sul marketplace di un social network.
Contattato il venditore, ha definito modalità di pagamento e di consegna dell’oggetto. Quindi è stata invitata a pagare subito metà dell’importo tramite bonifico bancario, ma dopo avere versato 100 euro di anticipo, il venditore si è reso irrintracciabile. La vittima ha quindi presentato denuncia ai carabinieri di Casalmaggiore che hanno individuato e denunciato un cittadino italiano di 66 anni, residente in provincia di Caserta.
Nel secondo caso, i militari della stazione di Gussola hanno ricevuto la denuncia di un uomo che a metà luglio, tramite un social network, aveva comprato degli indumenti pagando un importo di 180 euro con un bonifico bancario. Non ricevendo alcuna consegna, ha cercato invano di contattare il venditore.
Per tale fatto è stato individuato e denunciato un cittadino italiano di 53 anni, residente in provincia di Bari, con precedenti di polizia. La terza denuncia, infine, è stata presentata da una donna che, all’inizio dello scorso mese di luglio, ha riferito ai carabinieri di Sospiro di aver acquistato del pellet su un sito internet per un importo di 215 euro.
Anche qui, dopo essersi accordata con il venditore sul pagamento e la consegna del prodotto, la donna ha effettuato un bonifico e, non vedendo arrivare il pellet, ha provato a contattare l’inserzionista che non ha più risposto al telefono.
Le verifiche svolte dai militari sul numero di telefono pubblicato nell’annuncio e sull’Iban fornito dal venditore per effettuare il pagamento hanno permesso di identificare un cittadino italiano di 45 anni, residente in provincia di Caserta con precedenti di polizia e un cittadino straniero di 43 anni residente in provincia di Napoli, che sono stati denunciati.
Articolo pubblicato il giorno 1 Settembre 2022 - 16:15