<strong>Arzano. Villa Comunale ai privati: occhi puntati sui partecipanti. Per l’affidatario niente gestione del verde pubblico. Sta scatenando tanti dubbi e polemiche l’affidamento a mezzo bando pubblico a privati della villa comunale di via Napoli.
Un bando, quello richiesto dalla maggioranza e predisposto dal dirigente pompeiano Gianfranco Marino che se nella forma vuole rappresentare il rispetto delle normative e della trasparenza, nel merito presenta molti lati oscuri. Innanzitutto la somma prevista a base di gara: 12mila euro e l’autorizzazione per il “vincitore” alla costruzione e gestione per 5 anni propagabili di uno chalet per la vendita di alimentari e bevande.
Insomma, manca dal bando la voce più consistente: ovvero la manutenzione del verde pubblico che costa al comune un occhio della testa e che con il bando avrebbe potuto sgravare il comune di una vera e propria piaga economica. Il tentativo di favorire i privati con l’autorizzazione alla costruzione di uno chalet per la vendita di prodotti alimentari nella villa comunale, era già stato caldeggiato dalle passata amministrazioni e che ora è ritornata alla ribalta con la nuova amministrazione Aruta.
La possibilità di affidare a terzi la gestione di un chiosco era già stata oggetto di aspre polemiche nella passata amministrazione tanto che proprio sulla privatizzazione della villa Comunale ci furono acquisizioni da parte dei Carabinieri sia del bando pubblico che dell’unica offerta giunta in comune. Un bando che aveva e lascia aperte non poche perplessità per il suo incongruente svantaggio in danno dell’Ente. In molti già parlano di “regalo” natalizio.
Carmine Longhi
Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2022 - 17:00