Architetto Gionata Rizzi a un mese dalla sua scomparsa, il ricordo del Parco Archeologico e di HCP.
A un mese dalla scomparsa dellโarchitetto Gionata Rizzi, avvenuta a Milano lo scorso 16 agosto 2022, il Parco Archeologico di Ercolano e lโHerculaneum Conservation Project (HCP) si uniscono nel ricordo di questo straordinario professionista, esperto noto a livello internazionale nel campo del restauro archeologico, che ha contribuito in maniera incisiva proprio allโavvio, nel 2001, dellโiniziativa pubblico-privata che unisce lโEnte Parco alle Fondazioni Packard.
Considerato da molti una voce eterodossa e a tratti dissenziente nel campo del restauro, per Rizzi le rovine archeologiche rappresentavano una poesia intorno alla quale costruire, restituendo di significati il vuoto lasciato dal lungo abbandono.
Ad Ercolano ha sperimentato e riacceso la discussione intorno al restauro come non era piรน successo dallโepoca di Amedeo Maiuri. Le coperture dellโInsula Orientalis I sono state insieme un omaggio al grande archeologo e un approccio inedito al suo lascito. Nei molti anni di lavoro ad Ercolano, Rizzi con la sua sensibilitร e visione poetica ha continuamente posto interrogativi e invitato alla riflessione i colleghi archeologi e architetti, sui temi della conservazione, dellโinterpretazione, del significato delle rovine nel mondo attuale.
Allievo di Sir Bernard Feilden e dellโarchitetto Andrea Bruno, Rizzi ha intrapreso da subito la carriera internazionale, diventando consulente delle piรน note organizzazioni internazionali che operano nel campo dei Beni Culturali, come UNESCO, ICCROM, Getty Conservation Institute. Tra i suoi progetti italiani piรน noti, oltre ad Ercolano figurano le nuove coperture del sito archeologico di Piazza Armerina.
I colleghi dellโHCP si stringono intorno alla famiglia nel ricordo personale e professionale di Rizzi, amico oltre che collega, consigliere, punto di riferimento ed orientamento, instancabile contributore e acceso contestatore della mediocritร e del semplicismo. Jane Thompson, Manager dellโHCP, si apre in un sorriso rievocando le discussioni infinite e stimolanti che Rizzi riusciva a suscitare intorno al delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, gestione e creativitร . Paola Pesaresi, architetto HCP e allieva di Rizzi, ricordala capacitร dellโarchitetto milanese di guardare sempre โoltreโ, immaginando la cura delle rovine come la sfida urgente e collettiva a preservare per le generazioni future non la loro materia ma il loro significato.
Il Direttore del Parco Archeologico Francesco Sirano e il personale del Parco, avendo condiviso con lโarchitetto Rizzi un importante tratto del suo cammino professionale, ne ricordano lโeccezionale spirito di iniziativa e la propensione allโinnovazione, unica via possibile per dare nuovo slancio al mondo del restauro archeologico. Un lascito di pensiero e di idee che il Parco porterร avanti nelle sue molte sfide a venire.
Articolo pubblicato il giorno 15 Settembre 2022 - 16:16