Napoli. Una psicoterapeuta napoletana di 41 anni che lavora a Parma, le cui iniziali sono S.M., aveva chiesto stragiudizialmente un risarcimento di 50 mila euro alla società farmaceutica Astrazeneca, tramite l’Associazione GiustItalia (www.associazionegiustitalia.it) .
La donna – che aveva eseguito esami diagnostici per avere un bambino – dopo la somministrazione della dose, aveva riscontrato seri problemi di fertilità connessi all’inoculazione del vaccino incriminato. La 41enne aveva ottenuto la prima dose del vaccino Astrazeneca il 20 febbraio del 2021 all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, in provincia di Napoli.
Dopo la prima dose la professionista ebbe modo di dichiarare: “Ho fatto il vaccino Astrazeneca e ho avuto numerosi effetti collaterali. Per questo ho deciso di chiedere un risarcimento all’azienda produttrice del vaccino antiCovid. Quanto ho chiesto? 50 mila euro”. La dose che è stata somministrata fu una dose del lotto ABV2856, con scadenza il 31 maggio del 2021.
“Tramite l’ordine psicologi il 20 febbraio 2021 – aveva fatto sapere la psicoterapeuta in Associazione – ho ricevuto la prima dose Astrazeneca con il lotto incriminato ABV2856. Il giorno dopo il vaccino sono stata malissimo e ho preso tre tachipirine, poi – dopo 12 ore – ho avuto la febbre e sintomi piu gravi come dolori muscolari dolori alla testa sono scomparsi. Da quel giorno e fino ad oggi ho problemi al braccio sinistro dove è avvenuta l’iniezione”.
Successivamente all’inoculazione ed agli effetti collaterali riscontrati, la donna – che nel frattempo stava tentando di restare incinta – si è sottoposta a diversi esami specialistici e strumentali che hanno attestato l’influenza negativa del vaccino Astrazeneca sulla fertilità.
Dopo alcuni mesi l’Associazione ha raggiunto un accordo transattivo con la casa farmaceutica per un indennizzo di 40 mila euro.
Articolo pubblicato il giorno 31 Agosto 2022 - 11:36