Libro consigliato questa settimana per la rubrica Campania d’Autore: “Storia pettegola di Napoli “ di Chiara Tortorelli, edito da New Compton Editori.
La Tortorelli è nata a Prato, ma vive a Napoli dove svolge la sua professione di editor e – già nota come autrice di romanzi, racconti e libri di poesia – si occupa di comunicazione.
Questo libro è un misto di saggistica e narrativa, che presenta i protagonisti dell’arte, della cultura, della politica di una Napoli a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento; la loro personalità, la vita privata e le loro storie realmente accadute. Quelle che i film e le riviste dell’epoca non hanno mai raccontato e che solo il popolo ha tramandato fino a noi.
E’ anche un libro d’amore, soprattutto di ciò che è l’amore per Napoli, raccontato nei vicoli, sussurrato nei quartieri storici. E’ il pettegolezzo in cui non emerge la malignità, ma riaffiorano le emozioni.
Un libro che dunque propone – come affermato dalla stessa autrice – “una carrellata di umanità, colore e saggezza, un carpe Diem sinfonico a più voci”. E’ perfetto da portare in vacanza per i momenti di relax. Attraverso “Storia pettegola di Napoli “ si esplora la realtà della città partenopea di quei tempi, nonché dei luoghi divenuti emblema e testimonianza della stessa. Un testo che soddisfa la curiosità attraverso la storia.
Calato tra le pagine di questo libro, il lettore ha l’impressione di essere in compagnia della voce narrante, che per l’occasione si è fatta persona e che, tra un sorso e un altro di un buon caffè, declama il racconto della cultura popolare partenopea. Come fosse una vera e propria creatura, destinata ad arrivare ovunque.
Vicende piccanti ed inedite, strane ed emozionanti, vivacizzano le pagine di questo volume della passione tipica del Novecento napoletano. I luoghi frequentati nella nostra attualità – il Caffè Gambrinus ad esempio – si riscoprono rifugio e diletto di personaggi come Benedetto Croce. Qui, e non nei classici libri di storia, è rivelato il tormentato amore tra Eduardo Scarfoglio e Matilde Serao, fondatori della testata giornalistica “Il Mattino”, la cui prima stampa risale al 16 marzo del 1892.
Si susseguono personaggi illustri come Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo, prima amici e poi protagonisti di un contrasto che li vide per sempre opposti l’un l’altro. Fino al Vate, al Dongiovanni : Gabriele D’Annunzio, amico della coppia Scarfoglio – Serao, approdato a Napoli, in un primo momento, per una visita di passaggio. Si avvicendano poi personaggi più vicini ai giorni nostri come Sophia Loren, l’armatore Achille Lauro, Totò, Eduardo De Filippo.
Tina Pica e persino Maradona rientrano in questo accattivante viaggio letterario proposto dalla Tortorelli, che sa intrattenere i lettori stuzzicandone, in modo sottile ed efficace, curiosità ed interesse. La sensazione che si percepisce a fine lettura è proprio quella di ripassare la storia divertendosi nel contempo.
“Napoli è città d’arte, mondanità e giornalismo […] due sono i luoghi cardine: il Caffè Gambrinus e il Salone Margherita. In uno si respira l’aria più feconda degli intellettuali napoletani. Nell’altro, primo in Italia ad esibire le ballerine del can can, si racconta lo spettacolo.”
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