La Cisl Fp di Napoli nel prendere atto del comunicato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Ercolano in cui il Sindaco Buonajuto lo scorso 25 agosto ha esposto la sua visione dei fatti inerenti alla chiusura della scuola materna comunale, sentendo il dovere di esporre le proprie considerazioni in merito, affinché vi sia completezza di elementi informativi che forniscano la reale contezza di quanto accaduto, ha scritto una lettera aperta ai dipendenti del Comune.
“La Scrivente in primis ricorda ed evidenzia che, mai e poi mai, le Organizzazioni Sindacali avrebbero accettato e condiviso la chiusura del plesso di via Marconi, anzi tale decisione, come le altre riguardanti tagli al personale dipendente del Comune di Ercolano, sono state fortemente contestate dapprima in sede di dibattito politico sindacale, per poi sfociare in vera e propria protesta a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Tanto è vero, che mentre si provvedeva ad approvare in Consiglio Comunale il piano di riequilibrio, senza tener conto delle osservazioni dei rappresentanti dei lavoratori, le OO.SS. unitariamente, in virtù del già proclamato stato di agitazione, manifestavano il loro disappunto con un sit-in, svoltosi negli spazi antistanti l’ingresso del Palazzo di Città, avverso un piano di rientro troppo rigido nei confronti di dipendenti incolpevoli di un crack finanziario generatosi per colpe a loro non ascrivibili!
Un piano di riequilibrio, che tra l’altro alla scheda n.2 del P.R.F.P., denominata ‘Rifunzionalizzazione locali comunali attualmente destinati a scuola materna comunale’, prevedeva un rientro (con la chiusura della struttura scolastica) di somme a regime sul ventennio pari circa al 5% del debito complessivo, che si ricorda ascendere a poco meno di 38 milioni di euro.
Inoltre, per una lettura completa del dato, è utile ricordare che il presunto risparmio a seguito chiusura della scuola era composto da due componenti: una quota certa e ben definita legata alle utenze (20.000 euro) e una quota potenziale ottenibile a seguito di riconversione di n.2 unità di personale da adibire a custodi parchi ottenendo una probabile soppressione dell’esistente appalto di servizio (79.000 euro). È bene precisare che le somme poc’anzi menzionate devono essere considerate al lordo del finanziamento MIUR rivolto alle scuole paritarie dell’infanzia che annualmente l’Amministrazione Comunale di Ercolano introitava ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni in materia.
Ebbene, in virtù del dato economico contabile fin qui espresso che non sembrerebbe incidere in modo determinante e consistente sull’obiettivo di rientro, considerata la lesione della professionalità che avrebbero subito le lavoratrici con l’applicazione delle disposizioni del piano di rientro, tenuto conto della privazione al cittadino-utente di un servizio fondamentale e atteso che non sembrerebbe avviata alcuna procedura atta alla cessione del plesso alla città Metropolitana di Napoli per inserire classi dell’Istituto Superiore di II grado presente sul territorio, come avrebbe potuto un Sindacato concertare la chiusura della scuola, così come affermato dal rappresentante legale del Comune di Ercolano?
Dunque, la richiamata degenerazione della democrazia è avvenuta quando il Sindaco non ha governato i processi – promessi pubblicamente alle dipendenti-:
– di conversione del profilo professionale di insegnante con conservazione dei diritti acquisiti e con conseguente assegnazione presso la Biblioteca Comunale, per coloro che fossero interessate a restare nei ruoli dell’Ente ercolanese;
– di trasferimento presso altre Amministrazioni per le lavoratrici che avessero manifestato la propria volontà di proseguire l’esercizio dell’attività professionale di insegnante.
Anzi per quanto riferito quest’ultimo punto in elenco, il Comune di Ercolano, nonostante le continue e ripetute sollecitazioni per le vie brevi e i canali ufficiali formulate dalla Cisl Fp Napoli, affinché una dipendente ottenesse il legittimo ‘nulla osta’ al trasferimento presso altra amministrazione comunale per continuare il percorso lavorativo in qualità di insegnante, ad oggi non ha espresso formale parere in tal senso – anche se ufficiosamente è stato comunicato il diniego- facendo perdere una opportunità di vita ad una giovane dipendente VINCITRICE DI PUBBLICO CONCORSO, condannandola a chissà quale qualifica funzionale in chissà quale ufficio comunale.
Alla luce di quanto finora espresso e senza voler oltremodo alimentare inutili e sterili polemiche, che non risolverebbero le demotivanti problematiche create alle lavoratrici, questa O.S., conclude la presente lettera aperta con una frase rappresentativa di Giulio Pastore:
“Bisogna saper essere guide autentiche e tali si è nella misura in cui non ci si rende estranei ai problemi concreti che assillano i lavoratori. Non si tratta di andare incontro ai lavoratori, bensì di vivere in mezzo ad essi.”
Auspicando di aver fornito ogni utile elemento per una attenta lettura di quanto occorso, la Cisl Fp Napoli porge fraterni saluti.” Il Capo Dipartimento Funzioni Locali Cisl Fp Napoli, Giuseppe Manfredi
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