Morto un bimbo di due anni nel Bellunese, trovata droga in casa dei genitori. In attesa dell’esame tossicologico.
Sarà l’esame tossicologico che verrà effettuato sul corpicino di Nicolò Feltrin, il bambino di Codissago nel comune di Longarone morto giovedì scorso all’età di 2 anni per intossicazione, a stabilire se la sostanza da lui ingerita possa essere riconducibile all’hashish trovata nell’appartamento dei genitori.
Il padre del piccolo, Diego, 39 anni, boscaiolo, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Belluno con l’accusa di omicidio colposo essendo stata l’unica persona presente all’interno della casa quando Nicolò ha accusato il malore.
L’uomo, che si era detto “incredulo” dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, all’ospedale di Pieve di Cadore aveva riferito che il figlio aveva ingerito qualcosa di colore marrone al parco Sydney nella frazione di Codissago vicino a casa. I medici, però, avevano proceduto somministrando un farmaco contro le overdose.
L’anatomopatologo Antonello Cirnelli, al termine dell’esame autoptico, aveva refertato che il cuore del bambino si era ‘semplicemente’ fermato, ovvero arresto cardiaco.
Ora l’esame tossicologico stabilirà se la sostanza ingerita e i liquidi biologici trovati nel corpo di Nicolò possano essere riconducibili alla droga trovata e sequestrata dai carabinieri durante una perquisizione nell’abitazione di famiglia.
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