Boom di turisti in Campania per Ferragosto. Affluenza record a Napoli, presa d’assalto da vacanzieri italiani e stranieri desiderosi di godere delle tipicità del nostro territorio e di apprezzarne l’inestimabile tesoro artistico.
Il Presidente di Confesercenti Napoli e Campania, Vincenzo Schiavo, rilancia con forza la denuncia di Federagit-Confesercenti (la Federazione di Guide ed Accompagnatori turistici) che segnala con rabbia quanto in Campania la professione di Guida Turistica regolarmente abilitata ed autorizzata sia mortificata da un dilagante e incontrollato abusivismo: “Le guide e gli accompagnatori si sentono combattute su tutti i fronti – avverte Vincenzo Schiavo – Le istituzioni, che per anni hanno giustamente preteso un alto profilo di specializzazione per questi professionisti del turismo, obbligandoli a raggiungere standard di preparazione sempre più elevato, oggi invece permettono che il loro mestiere venga svolto da chiunque abbia un minimo di rappresentanza territoriale”.
Da anni, infatti, si registra in Campania un incremento del volontariato nei beni culturali e nel turismo con due conseguenze tanto negative quanto prevedibili: scarsa qualità della visita turistica e concorrenza sleale nei confronti dei professionisti dell’accoglienza.
I turisti che girano nel centro storico di Napoli possono facilmente scambiare per guide dei giovanissimi volontari senza nessuna abilitazione che, soltanto perché legati ad associazioni o Pro Loco, si propongono con qualifiche “fantasiose”: guida storica, guida esperienziale, guida emozionale, guida volontaria, guida locale paesana, guida dei piccoli centri, accompagnatore culturale.
“Ricordando che la guida turistica e l’accompagnatore turistico – aggiunge Vincenzo Schiavo – per ottenere l’abilitazione devono aver dimostrato conoscenza linguistica, culturale, storica, artistica, didattica ma anche preparazione antropologica, esperienziale, enogastronomica, ambientale, paesaggistica e non da ultime quella logistica, tecnica e di comunicazione, ci poniamo delle domande: in quale Paese civile un tizio qualsiasi può sostituirsi impunemente a una guida turistica abilitata?
Com’è possibile consentire l’attività di un semplice volontario, senza alcun titolo, in un settore vitale per il nostro territorio come il turismo sol perché appartenente a questa o quella associazione? Come si può permettere che, ad esempio, la gloriosa storia del Real teatro San Carlo sia raccontata a dei turisti, magari stranieri, da un ragazzino nemmeno diplomato o da un signore che nella vita fa un altro mestiere e che per diletto, nel fine settimana, si atteggia a guida turistica?”.
Per Federagit Confesercenti, si tratta di un “fenomeno” nato da un’interpretazione legislativa sbagliata in materia di terzo settore, e più precisamente dalle associazioni culturali che usufruiscono di volontari e non di guide abilitate, di auto celebrati storici dell’arte, di non meglio identificati custodi della memoria locale e napoletanisti che si sentono in diritto di accompagnare il turista a visitare siti archeologici, museali e monumentali.
Oltre al danno economico, c’è da registrare anche il calo dell’autostima di questi professionisti per la esautorazione del loro ruolo da parte di enti ed istituzioni locali a vantaggio di soggetti del terzo settore che usufruiscono di fondi pubblici per la valorizzazione e la promozione (non professionale) del territorio.
“La Regione Campania fermi questa ruota – dice ancora Vincenzo Schiavo, Presidente Confesercenti Napoli e Campania – che elargisce fondi a Pro Loco e associazioni generando abusivismo, ingiustizia sociale e danni economici. Confesercenti è sempre dalla parte delle professioni. Riteniamo necessario un cambio di rotta urgente da parte degli uffici di via Santa Lucia. Si trovi il modo di fermare questo sistema che mortifica una categoria intera”.
Centinaia di giovani del servizio civile, garanzia giovani, alternanza scuola lavoro, ai quali viene assegnata una mansione per la quale non hanno nessuna abilitazione, sono coinvolti in questo sistema.
Molti sono anche gli enti e le istituzioni che beneficiano di questa mano d’opera a costo zero che, di fatto, va a costituire concorrenza sleale per i professionisti regolarmente abilitati e una negazione al diritto al lavoro garantita dalla Costituzione.
Sull’argomento è intervenuta anche Micol Caramello, la Presidente Federagit-Confesercenti: “Siamo in attesa, ormai da oltre dieci anni, di una legge che tuteli tutte le guide turistiche abilitate in Italia, che definisca con certezza controlli ed eventuali sanzioni per le guide provenienti da altri Paesi e che contrasti efficacemente il fenomeno dilagante dell’abusivismo.
La nostra attività è una risorsa preziosa, siamo il primo punto di contatto nell’accoglienza turistica sul territorio e svolgiamo un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo: per questo rivolgiamo un appello al Governo ed alla politica affinché la nostra professione sia adeguatamente normata attraverso alcuni punti cardine, con una legge complessiva di riordino del settore”, facendo riferimento al disegno di legge attualmente in discussione, presso la 10ª Commissione del Senato.
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