False assicurazioni al Nord, denunciate 10 persone: 5 campane e 5 extra-comunitarie.
Gli automobilisti erano convinti di aver fatto l’affare, sottoscrivendo una polizza Rc a prezzi vantaggiosi. In realtà era tutta una truffa, scoperta solo quando si sono visti recapitare il verbale da 866 euro e la confisca dell’auto.
Quella delle false assicurazioni è una truffa di cui si è sentito parlare in più occasioni negli ultimi mesi. In Brianza, a luglio, la Polizia di Seregno aveva già denunciato cinque persone ritenute le responsabili dietro ai falsi certificati venduti a due automobilisti della zona di Seregno. E anche a Tradate non erano mancate denunce e segnalazioni, come raccontato nelle scorse settimane da La Settimana di Saronno: in un caso l’automobilista si era accorto di esser stato vittima di un raggiro dopo aver chiamato la compagnia (vera) cui pensava di essersi assicurato per comunicare l’avvenuto pagamento; in un altro, dopo un verbale e l’avviso di confisca dell’auto pizzicata senza assicurazione dalle telecamere dei varchi cittadini.
Quest’ultima storia, simile a quella che ha portato diversi cittadini di Busto a denunciare la truffa alla Polizia locale. La ricostruzione fornita dalle vittime era la medesima: la ricerca della polizza su internet e l’inganno di un’offerta vantaggiosa in grado di far risparmiare un po’.
Attenti ai siti
Il tutto mascherato dietro nomi e siti internet costruiti per ingannare, facendo leva sul nome delle compagnie più note. L’esca, siti di comparazione (come quelli noti e affidabili) che sulla base di pochi dati presentano al cliente una serie di proposte di polizza. Poi, cliccando il link relativo, la vittima si trovava in contatto con i truffatori, che si spacciavano per agenti assicurativi ma non legati, in realtà, ad alcuna compagnia.
“Svolte” le pratiche burocratiche, il pagamento avveniva tramite IBAN legati a carte prepagate, e quindi con bonifico (rigorosamente istantaneo). Pagata la somma, dopo poco arrivava anche il certificato assicurativo. Falso, ovviamente, ma del tutto simile a quelli originali.
Solo la fortuna ha voluto che gli automobilisti bustocchi e tradatesi caduti nella rete si siano accorti del raggiro “grazie” all’amara sorpresa di una sanzione, che comunque sono state annullate dopo la messa in regola degli oneri assicurativi: in caso di incidente, infatti, gli automobilisti con la polizza risultata falsa avrebbero dovuto rispondere in prima persona dei danni, materiali e fisici, causati alla controparte.
I dieci denunciati
Ricevute le denunce, la Polizia di Busto ha subito avviato un’indagine, diretta dal Vice commissario Patrizio Pastore. Il controllo dei movimenti bancari e delle utenze ha portato all’identificazione di dieci persone: cinque campani tra cui tre donne e cinque extracomunitari, deferiti ora per i reato di truffa.
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