“Su mille nuove assunzioni al Comune di Napoli neanche una è prevista per l’ufficio stampa. Una scelta incomprensibile visto che da anni per questi ruoli, insieme al personale strutturato, vengono utilizzati giornalisti con contratti da precari, di staff o comunque non adeguati alla funzione”. Lo segnala, in una nota, il Sindacato unitario giornalisti della Campania. “Non vorremmo che l’assunzione di giornalisti sia, invece, malcelata dietro quella dei comunicatori – sottolinea – In tal caso ci sarebbe una violazione di quanto previsto dalla legge 150. Il Sugc ha affidato al proprio ufficio legale la valutazione del bando ed è pronto ad impugnarlo”.
L’Ordine dei Giornalisti della Campania ha chiesto di bloccare il bando pubblicato dal Comune di Napoli. “Sedici posti nel settore comunicazione con competenze tipiche del giornalista, ma per il Comune di Napoli non è necessaria l’iscrizione all’Albo. Un bando che va immediatamente bloccato e riscritto inserendo i requisiti previsti dalla legge 150 del 2000”. Sottolinea in una nota l’Odg della Campania.
“Il bando, pubblicato su Gazzetta Ufficiale e sito istituzionale del Comune, non prevede in alcun caso l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti e l’Ordine della Campania ne chiede pertanto l’immediata sospensione con l’inserimento dell’iscrizione all’Albo tra i requisiti per l’ammissione. E non solo. Sorprende che tra i requisiti per il ruolo di dirigente siano previste lauree come la disciplina di arti, musica, spettacolo ma non la laurea in Giurisprudenza. Il Comune di Napoli vuole, come dirigente dell’area Comunicazione, una persona esperta di arte che ignori le fondamenta del diritto?
“Il requisito della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti, ai sensi dell’art. 9 della L.150/2000, è requisito necessario solo per il personale che costituisce l’ufficio stampa, che non rientra tra le figure professionali contemplate nei concorsi banditi”. È quanto si legge in un comunicato del Comune di Napoli, “in merito alla nota diffusa dall’ordine dei Giornalisti”. “Tutte le figure professionali messe a bando – è detto ancora – non rientrano tra quelle per cui e’ richiesta la obbligatoria iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti così come previsto dalla L 150/2000. Si sottolinea inoltre che nei bandi richiamati la qualifica della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti è titolo che attribuisce al candidato un punteggio aggiuntivo”.
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