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Campania d’Autore propone la lettura di L’Aritmetica del noi di Paquito Catanzaro

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Per la rubrica “Campania d’Autore” è la volta di Paquito Catanzaro ed il suo libro “L’Aritmetica del noi”, edito da Homo Scrivens e pubblicato a settembre 2021.

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Paquito Catanzaro, napoletano (originario di Torre del Greco, classe 1981), oltre ad essere scrittore è un giornalista culturale, coordinatore de: “Il lettore medio”, blog gestito insieme ad altri 6 colleghi e che cura uno spazio destinato a proporre novità editoriali, classici, evergreen letterari, romanzi di autori esordienti e di piccole realtà del settore. Lo potrete seguire sulle pagine Instagram e Facebook .

Catanzaro è inoltre appassionato di sport, ambito nel quale è doveroso annoverare la paternità della biografia del calciatore Luis Vinicio, dal titolo “Il leone di Belo Horizonte”. Ma il suo amore per lo sport è altresì testimoniato da uno dei temi trattati nel libro proposto oggi: il calcio femminile.

Catanzaro , oltre “L’Aritmetica del noi”, ha pubblicato altri tre romanzi:
Quattrotretre nel 2014; Otto e un quarto nel 2019; Due di picche nel 2020.

“L’ARITMETICA DEL NOI” – TRAMA
Hugo Sanchez Bottino, giornalista col nome da centravanti; Marta Falcone, giurista mancata ma calciatrice di successo. Due opposti che si attraggono e diventano complici, anzi compagni di squadra nella complicata quotidianità di una Napoli che vive di eventi e di calcio, anche femminile. Una commedia sull’arte di vivere in coppia, fra progetti e ambizioni, alla continua ricerca dell’incastro perfetto.

In questo libro la voce dell’autore s’individua attraverso una trasposizione autentica della sua sensibilità, della sua tipica visione ottimistica della quotidianità, della capacità di raccontare col sorriso che gli appartiene e che sempre rivela nel corso delle recensioni online e le interviste curate per il suo blog. La narrazione risulta quindi permeata di una rassicurante ironia ed una piacevole leggerezza, che niente ha a che fare con la superficialità e che invece dona al romanzo scorrevolezza e fluidità.

L’aritmetica citata nell’originale titolo del romanzo è quell’equilibro che nel proprio rapporto sentimentale, i due protagonisti – napoletani e tanto diversi tra loro – cercano di raggiungere per dare continuità alla bella storia d’amore che li unisce, per comprendere e smussare proprio quelle particolari diversità. Marta ed Hugo, nell’intento di proteggere e custodire il loro amore s’interrogano spesso su quanto ciascuno sia disposto a sacrificarsi per l’altro, ma finiscono per rispondersi attraverso una serie di ragionamenti per niente noiosi.

La freschezza di questi due personaggi infatti, permette agli stessi di attraversare riflessioni importanti come queste con una buona dose di complicità – sia pur intervallata da qualche litigio – che lascia trasparire la voglia di conoscersi, senza rinunciare al divertimento. Tra loro c’è la forza del perdono e la volontà di recuperare mescolandosi in un efficace confronto.

Il lettore amerà i loro dialoghi, che spesso mettono in luce l’assoluta testardaggine e determinazione di Marta, gloria del calcio femminile, ed il carattere più mite e moderato di Hugo, che pur avendo ricevuto come nome quello altisonante di un famoso calciatore del passato, di questo sport proprio non s’intende.

“La donna che amo, e che ha appena cominciato a lamentarsi, è Marta Falcone, il numero 9 del Napoli Woman, la squadra del calcio femminile della città, Non un centravanti qualsiasi, ma una specie di fenomeno in grado di segnare 22 gol nelle dodici partite fino a qui disputate.

E’ rapida, ha tecnica ma soprattutto un sinistro col quale fa quello che vuole, comprese certe punizioni a giro che a mala pena riescono ai più titolati colleghi maschi. Al momento la sua squadra è seconda in classica a soli due punti dalla Juventus woman, la rivale di sempre che ha già fatto pervenire un’offerta per acquistare Marta a fine campionato. Lei per il momento glissa, ma più di una volta l’ho beccata a leggere informazioni sulle sue avversarie bianconere.”

Hugo e Marta vogliono dunque realizzare i propri sogni, ciascuno con la sua struttura caratteriale, la personale sensibilità e forza. Hugo è un dotato giornalista, sebbene precario. Che adora le sue storiche Converse a cui affida, senza liberarsene mai, il viaggio attraverso l’affermazione nel complicato ambiente editoriale e letterario.

Lei, Marta, è una bellissima fuoriclasse del calcio femminile, la mitica numero 9 della Napoli Women, che non sbaglia un tiro in porta. Lo scenario che fa da cornice alla storia è quello della colorita ed empatica Napoli. La città del sole, del mare, ma soprattutto la città dell’amore.

Questo libro fornisce all’autore anche l’occasione per introdurre, amalgamandoli alla sostanza e all’amabilità del rapporto di coppia qui rappresentato, argomenti che fanno parte della vita di tutti come il precariato e la genitorialità, senza però appesantire la narrazione, che è pur sempre rivolta ad un intrattenimento sereno.

Ma è bene lasciare al lettore la scoperta di questo aspetto, per apprezzarne il contesto in cui s’innesca efficacemente, nonchè la fedele aderenza alla realtà descritta dall’autore.
Quest’oggi vi invitiamo dunque alla lettura di un libro il cui l’autore – in maniera schietta, persuasiva e divertente – narra le passioni, il talento, le fragilità ed il coraggio dei protagonisti, e della loro generazione, che fin dalle prime pagine ispirano simpatia ed attraggono il lettore con il potere di una calamita.
Buona lettura!

Annamaria Cafaro

@RIPRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 21 Agosto 2022 - 11:15


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