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Camorra ad Arzano, il pentito Cristiano parla del tradimento di Pescatore

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Camorra ad Arzano,il tradimento di Pescatore Lupoli e lโ€™agguato a Portente: le nuove dichiarazioni scottanti del pentito Pasquale Cristiano.

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โ€œI Monfregolo non si aspettavano che venissi messo ai domiciliari. Il 7 aprile 2020 sono stato sottoposto ai domiciliari. Cosa del tutto inaspettata per i MONFREGOLO che pensavano di poter sfruttare il momento. Sono uscito nel lockdown, in un periodo critico per Arzano. Avevo lasciato un fondo cassa di 30mila euro al momento del mio arresto e circa 40 mila euro di droga.

Io pensavo che potesse essere addirittura cresciuto il fondo cassaโ€˜ E, invece non trovai piรน niente, Addirittura debiti: per forniture di droga per il noleggio delle autovetture e addirittura con i negozi di abbigliamento o alimentali. L โ€˜8 aprile e stato scarcerato anche PESCATORE Davide, pal e Fierr, che si lamentรฒ che in tutto il periodo della mia assenza non aveva ricevuto la mesata ed era stato trascurato.

Lui disse anche che, in quanto era uno dei primi affiliati, non avrebbe accettato di stare sotto a MONFREGOLO Mariano. Lo tranquillizzai dicendo che cโ€™ero io e gli dissi che dovevamo assestarci. MONFREGOLO Mariano venne a casa mia con CAIAZZA Antonio e Dโ€™ARIA Mario: ci appartammo e mi illustrรฒ la situazione dicendomi che praticamente non era rimasto nulla di soldi e avevano solo debiti e problemi. Mi disse perรฒ di aver creato la piazza di spaccio di o tumor, della quale voleva prendersi il merito e anche di aver fatto una nuova lista delle estorsioni.

Camorra ad Arzano, il pianto del pizzaiolo che pagava l’estorsione col reddito di cittadinanza della moglie

Mi fece vedere una lista di 20-25 nomi ma con quote di 100, massimo 200, euro. Il totale non arrivava neppure a 3000 euro. Gli dissi che non era proprio nulla e avrebbe solo attirato lโ€™ostilitร  del paese. In quel momento gli stracciai la lista, chiamai ALTERIO Raffaele e gli dissi di dire a quei commercianti che non dovevano piรน pagare. Tra questi cโ€™era anche la Pizzeria ( omissis ndr), il cui proprietario venne da me piangendo e dicendo che doveva utilizzare il reddito di cittadinanza della moglie per pagare la quota che consegnava a RAIANO Carlo.

Mentre ero detenuto, a Secondigliano arrivรฒ tale TORNINCASA, arrestato per una tentata estorsione commessa su mandato di MARIANO, il quale, sapeva chi ero e si presentรฒ, mi raccontรฒ che in quel periodo avevano ripreso a fare furti a grandi fabbriche di Arzano, che perรฒ giร  ci pagavano lโ€™estorsione, e anche di un Tir di sigarette.

Quando sono venuto a conoscenza che MONFREGOLO Mariano aveva comprato due case, CHIANESE, capa storta, mi sono reso conto che si stavano impossessando dei soldi, anche perchรฉ pure il profitto dei furti, o almeno una quota, doveva essere messo nella cassa comune Io, a quel punto, tolsi la responsabilitร  delle estorsioni a MONFREGOLO Mariano, dicendogli di occuparsi di droga, che era poi il settore nel quale era piรน bravo, e le affidai a PESCATORE Davide che in questo modo non stava neppure sotto a Mariano. Presi telefoni criptati per me e PESCATORE e lui era anche contento del ruolo attribuitogli e dissi di seguire i suoi ordini e li misi nella scala B delle palazzine.

Camorra ad Arzano, ecco la gang che faceva i furti per il clan

I furti Ii commettevano PISCOPO Franco, francucico o pรฌerรฌno, CHIANESE Antonio, capastorta, DE SIA Antonio, (arrestato e poi assolto per la tentata estorsione allโ€™EUROBET), CARANO Salvatore, detto peretill, VALINOTTI Alfonso (che non eraaffiliato), MONFREGOLA Raffaele. Questโ€™ultimo non lo mandaรฌ a chiamare per rispetto nei confronti de] fratello, ma convocai CHIANESE Antonio, capastorta.

Loro avevano giร  capito che ero freddo e tenevano a precisare che si erano sempre โ€œmessi in regolaโ€ dicendo di avere sempre dato la quota a Mariano. Era giugno quando convocai Chianese, e gli parlai chiaramente della questione dei funi e dei problemi che ne derivavano anche con le richieste di estorsione. Perchรฉ le vittime si lamentavano e rifiutavano di pagare, CHIANESE disse che avevano sempre dato la quota a MONFREGOLO Mariano. Allora gli dissi che poteva rivolgersi a Mariano e poi gli dissi che loro avrebbero dovuto versare 20mila curo a testa.

Intanto avevo giร  richiamato piรน volte MONFREGOLO Mariano per la sua gestione, mi diede anche molto fastidio che MONFREGOLA Francesco avesse fatto un video mentre i carabinieri mi controllavano per la costruzione della piscina abusiva. Lui incolpรฒ il suocero, picchiandolo anche per darmi soddisfazione. Il cognato di MONFREGOLA Francesco, allโ€™interno di un barbiere disse che io, mio padre e MORMILE Vincenzo non contavamo nulla. MORMILE ne venne a conoscenza, picchiรฒ questo ragazzo, informandomi prima di farlo, e nel picchiari si fece dire da chi aveva sentito queste cose e il ragazzo gli disse che lo aveva ascoltato a tavola a casa dei MONFREGOLO.

A prelevare il ragazzo fu LUPOLI Salvatore, o trombon. Il gruppo dei furti, a quel punto, si recรฒ da Mariano lamentandosi di dover dare i soldi che avevo chiesto. Incaricai PESCATORE Davide della questione e lui gli diede 15 giorni per pagare, altrimenti avrebbero avuto problemi. La questione era la presenza di MONFREGOLA Raffaele e la mia intenzione era quella di far vedere che pagava agli altri e poi restituirglieli, in quanto fratello di Giuseppe. Arrivรฒ la scadenza del 30 giugno e i ladri non si fecero neppure vedere in giro.

Mandai PESCATORE Davide e LUPOLI Salvatore. Loro mi dissero che non erano โ€œscesi a faticareโ€ neppure MONFREGOLO Mariano ed altri a lui Vicini (CAIAZZA; Dโ€˜ARIA e altri). Dissi a PESCATORE che se avesse Visto peretill gli avrebbe dovuto sparare alle gambe per dargli una lezione. Quella mattina continuava a non vedersi nessuno in giro. Lโ€™ultima casa dove feci andare PESCATORE era quella di MONFREGOLO Raffaele. Dopo esserci andato non rispondeva piรน al telefono e si fece vivo solo dopo un paio dโ€™ore.

Quando tornarono nelle palazzine, per come mi disse PETRILLO Salvatore, PESCATORE e LUPOLI, avevano un atteggiamento strano e si giustificarono dicendo di aver mangiato delle pennette con la panna che gli avevano fatto male e, facendo finta di vomitare, si allontanarono dal rione. Anche mio cognato MORMILE, intanto sopraggiunto, notรฒ che erano strani e disse a PETRILLO di prendere il telefono criptato di PESCATORE. Ero molto insospettito per tutte queste assenze e feci andare a casa delle persone legate ai MONFREGOLO ma non coinvolte nei furti.

Camorra ad Arzano, l’agguato a Raffaele Portente mentre portava a spasso il cane

Ma nessuno di loro fu trovato il giorno dopo PORTENTE Raffaele stava andando con il cane a fave una consegna di cocaina, in realtร  chiamato da loro, e fu vittima di un agguato. La filata fu fatta da GILARDI Rosa. Portente mi disse che cโ€™erano due donne in una Smart che gli chiedevano indicazioni per Secondiglรฌano, lui credeva di poter attaccare bottone ma, in realtร , erano le nipoti della GILARDI (per come abbiamo appreso dopo) che volevano bloccarlo lรฌ, in attesa degli autori dellโ€™agguato.

Arrivรฒ una FIAT Grande Punto con PESCATORE Davide e MONFREGOLA Raffaeleโ€˜ PESCATORE, dopo averlo insultato ne detto che doveva andarsene dal paese, sparรฒ e colpรฌ il cane, secondo me perchรฉ voleva prenderlo alle gambe. Ho poi saputo da LUPOLI Salvatore che PESCATORE Davide da casa di MONFREGOLA Raffaele, aveva parlato a telefono con MONFReGOLO Giuseppe, che in quel momento era in sezione con GAMBINO Angelo, MONFREGOLO gli disse che non dovevano toccare la sua famiglia e dovevano mettersi contro di me, aggiunse che tutti erano dโ€™accordo a โ€œgirarsiโ€ contro di me, facendogli anche intendere GAMBINO; detenuto con Iui.

Poi ho saputo che a PESCATORE hanno dato 15 mila euro, comprandolo come se fosse un calciatore. Anche mio cugino aveva saputo dalia telefonata, non so da chi. Noi non abbiamo mai fatto nulla contro i MONFREGOLO, ma GILARDI Rosa che aveva fatto la filata a PORTENTE in modo plateale, vista da molte persone del Rione, si allontanรฒ. Noi le cambiammo solo la serratura della porta perchรฉ era chiaramente diventata un problema e non volevamo che tornasse a casa. E lo abbiamo fatto anche a casa di MONFREGOLA Raffaele che si trovava in macchina al momento dellโ€™agguato a PORTENTEโ€.

Ciro Espedito

@RIPRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 29 Agosto 2022 - 09:28


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