Avellino, sequestrati 1.722 chilogrammi di sigarette di contrabbando: 2 arresti
Continua senza sosta lโattivitaฬ della Guardia di Finanza di Avellino a contrasto della diffusione e vendita di sigarette di contrabbando.
I finanzieri del Comando Provinciale di Avellino, nei giorni scorsi, hanno sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di sigarette di contrabbando e un furgone, traendo in arresto due persone.
In tale contesto, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Avellino, nel corso di un servizio di controllo del territorio, predisposto nellโambito del piano regionale di contrasto ai traffici illeciti in genere, volti a contrastare anche il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, hanno individuato un uomo che, giunto su di un piazzale sito nella periferia di Napoli a bordo di furgone da lui condotto, ha iniziato, unitamente ad altro soggetto, a caricarvi scatole di cartone, prelevate da una cella frigo ivi abbandonata.
I finanzieri, insospettiti dalle anomale operazioni e dallโatteggiamento dei due individui, sono intervenuti e hanno effettuato un controllo scoprendo che allโinterno delle scatole vi erano stecche di sigarette prive del contrassegno dei monopoli di Stato
Nel complesso, a bordo del mezzo e della cella frigorifera, sono state rinvenute n. 8.610 stecche di sigarette marca Marlboro, per un peso complessivo di kg 1.722, pronte ad alimentare il mercato clandestino campano, per un controvalore di oltre 430.000 euro.
Lโattivitaฬ di servizio si eฬ conclusa con lโarresto dโiniziativa dei due soggetti, entrambi di Napoli, il sequestro dellโautoveicolo e dei tabacchi di contrabbando.
Lโoperazione di servizio eseguita si inserisce nellโambito della strategia del Corpo a contrasto del contrabbando di sigarette, volta non solo a disarticolare le organizzazioni criminali transnazionali, che inquinano lโeconomia legale e sottraggono ingenti risorse allโErario, ma anche ad impedire il consumo delle sigarette c.d. โcheap whiteโ o โillicit whiteโ, che non possono essere vendute in Italia o allโinterno dellโUnione europea in quanto dannose per la salute dei consumatori.
Articolo pubblicato il giorno 29 Agosto 2022 - 11:15