Ormai mancano pochi giorni al debutto della squadra che rappresenterà la Città di Pompei, dopo quasi un decennio di assenza pressocché totale del calcio pompeiano dal palcoscenico campano dilettantistico.
E stavolta sarà un imprenditore vesuviano, proveniente da S.Giorgio a Cremano, a “riportare il calcio all’ombra del Santuario di Pompei”, come ha tenuto a precisare a chi lo intervistava qualche settimana fa lo stesso nuovo Presidente Francesco Mango. Egli ha dato vita alla fondazione del Football Club Pompei, una squadra dell’Eccellenza, che ci auguriamo sia presto conosciuta e famosa come FC POMPEI, meglio ancora se in vetta alla classifica.
Noi diciamo subito che siamo tra quelli che hanno gradito anche il nuovo nome dato alla squadra: Football Club Pompei. Non perché ci piacciano gli anglicismi, in questo caso peraltro non eccessivi, ma piuttosto perché già il nome intende sottolineare un taglio netto con il passato. Esso non è stato sempre facile e sereno, nonostante la buona volontà e l’entusiasmo di chi negli anni si è impegnato per riavviare la storia della Pompeiana. Però pensiamo che Pompei, nome breve e noto nel mondo, sia esso stesso garanzia di successo.
L’iter seguito per arrivare al risultato è stato quello previsto dalla legge sportiva. In pratica, il neo presidente Mango, nelle modalità autorizzate dalla Lega Calcio Italiana, ha recuperato il titolo sportivo della squadra locale di San Giorgio a Cremano, trasferendolo alla Città di Pompei, la quale potrà così partecipare al prossimo Campionato di Eccellenza con il nome, già prima ricordato, di FC Pompei. E lo farà con gli storici colori RossoBlu che i Pompeiani d’antan ricordano molto bene, ricordando le maglie della vecchia squadra di calcio Pompeiana.
La rinascita della squadra di Calcio di Pompei ha comunque sorpreso positivamente la “piazza” sportiva Pompeiana, rassegnata da troppi anni a vivere domeniche senza tifare direttamente e dal vivo sull’erba del Campo Sportivo Bellucci. La realtà calcistica pompeiana, anche se non ha un passato di splendore, ha comunque prodotto calciatori di valore che hanno raggiunto le serie superiori. Li ricordiamo brevemente, rovistando alla rinfusa nella memoria. E quindi iniziamo con Luciano Gaudino, nativo di Pompei, che ha rivestito la maglia rossonera del Milan di Rivera, alla fine degli anni ’70. Per lui dodici presenze in A e due reti all’attivo.
Segue Massimino Rastelli, anch’egli attaccante, Pompeiano d’adozione, arrivato alla Serie A con con il Piacenza e poi in serie B con la maglia del Napoli. Attualmente è un ottimo allenatore. Citiamo poi Luigi Malafronte, difensore della massima serie, dopo avere esordito giovanissimo con la maglia azzurra del Napoli. Ricordiamo anche altri bravi giocatori pompeiani, i quali per motivi diversi non hanno raggiunto la Serie A. Essi sono: Gaetano Manzi
, in B con la Nocerina e il Rimini; Mimmo Izzo, nella Turris e per oltre 20 anni in Serie C così come Robertino Acanfora, ala velocissima del Savoia.Chiudiamo con l’amico Carlo Manfredi, mezz’ala estrosa e storico di calcio con il suo libro “Quando fintavo la vita”. Manfredi arrivò alla Serie C con il Foligno, ma ebbe stroncata la carriera da un grave incidente di gioco. Oggi è attivo ancora a Pompei come Direttore Artistico del Premio Internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri.
Il nuovo e giovane Presidente Mango è titolare di un grande e noto caseificio che sulle Pagine Gialle, da noi consultate, si presenta così alla voce MANGO : Formaggi e latticini produzione e ingrosso a San Giorgio a Cremano. Egli, in una precedente intervista, aveva affermato che, pur provenendo da precedenti esperienze sportive- non sempre fortunate – altrove, aveva deciso “…di ripartire da Pompei pensando di rispondere a una sorta di chiamata ideale della Madonna» . precisando subito dopo di affermare ciò senza volere «…minimamente sembrare blasfemo».
Poiché queste sono parole non comuni in un mondo attraversato sempre più da troppi interessi e denaro, abbiamo voluto raccogliere dalla viva voce di Francesco Mango ulteriori sue considerazioni sui valori spiruituali del Calcio. Mango in persona cortesemente ci ha ripetuto di avere sentito una chiamata istintiva.
“Mi trovavo a Pompei e constatai che i colori della Pompeiana, il Rosso e il Blu, sono gli stessi di quelli del mio quartiere nativo, Barra, oggi Comune di Napoli, ma quei colori soprattutto sono quelli della Madonna di Pompei. Ecco il collegamento forte che mi ha spinto verso la fondazione del FC POMPEI.”
E quando gli abbiamo chiesto cosa pensa di fare per i giovani pompeiani per attrarli al Calcio mi ha risposto: “Credo nei giovani e il FC Pompei presto avrà un settore giovanile forte e numeroso. Il Calcio ii aiuterà a crescere con il senso della Comunità”.
Noi apprezziamo la coraggiosa coerenza di un uomo di successo imprenditoriale quale è Francesco Mango, il quale a poco più di quaranta anni ha conquistato il settore lattiero-caseario di S.San Giorgio a Cremano, diventandone un leader. Ora ha deciso di trasferirsi nella nostra Città. Gli diamo il benvenuto.
Completiamo la informazione per i lettori, precisando – per chi voglia abbonarsi e per chi voglia assistere alla prima partita della neonata squadra pompeiana – che il Campionato di Eccellenza 2022-2023 partirà il 4 Settembre prossimo, mentre la Coppa Italia, addirittura il 27 Agosto. Ci risulta che il Sindaco Lo Sapio, che ha sostenuto la iniziativa del recupero funzionale del Campo Sportivo Bellucci, si è impegnato a ottenere nei tempi dovuti la agibilità di prato e spalti.
Ci contiamo, perché le partite che affronterà in casa il FC Pompei si terranno presso il Campo Sportivo Bellucci, che definire glorioso è d’obbligo. Il Campo sportivo pompeiano reca infatti il nome di un eroe di guerra, il carabiniere Vittorio Bellucci, morto in Albania, ad Arbona, nei pressi di Tirana, dopo il fatidico Otto Settembre del 1943, perché fu tra i primi a rifiutare di consegnare le armi ai Tedeschi, battendosi con il proprio reparto con tenacia e coraggio fino a cadere ferito a morte. Vittorio Bellucci fu perciò insignito di medaglia di Argento al valor militare.
Prima di chiudere però quest’articolo, non possiamo tralasciare di ricordare che il Campo Sportivo Bellucci rimane ancora oggi l’unico campo sportivo degno di tal nome nella Città del Santuario e degli Scavi Sito Unesco. A ridosso però del Centro Urbano – in località Fossa di Valle – si arrugginisce al sole da circa un trentennio una struttura sportiva potenzialmente ben superiore.
Essa è la muta e malinconica testimonianza fisica sopravvissuta al tornado di Tangentopoli che negli anni Novanta del Novecento investì anche Pompei furiosamente. Presto potrebbe giungere il momento di rimettere le mani su quella struttura sportiva abbandonata a Fossa di Valle, per recuperala alla Città e darla in uso ai giovani pompeiani che non possono godere di alcun’altra struttura.
Federico L.I. Federico
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