E’ fuori il nuovo singolo di SANTACHIARA, “la mia testa è un postaccio” (SuoniVisioni / Carosello Records).
Nel brano scritto dall’artista e prodotto da Golden Years, si sentono sia la leggerezza dei vent’anni, sia l’indole riflessiva e osservatrice che contraddistinguono i testi di SANTACHIARA, ricchi di immagini immediate che danno una forma tangibile ai viaggi introspettivi che l’artista mette in musica.
Il sound del pezzo ne sposa il mood leggero in un crossover di generi che attinge dal cantautorato italiano, l’indie e il pop di nuova generazione.
Tra domande senza risposta, previsioni, preoccupazioni e tentativi di mettere tutto a tacere, “la mia testa è un postaccio” è un invito a fare un giro nel proprio “wild side”, aprirsi a nuove esperienze e convivere con i difetti che ci rendono unici e felici di ciò che siamo.
«“La mia testa è un postaccio” parla di me, dei mille pensieri che mi passano per la mente e del modo assurdo che ho di accettarmi. Nasce da quei periodi in cui ti senti confuso e sotto stress, quando ti guardi intorno e vedi “solo scale e scale” e nessuno sembra darti ascolto… È lì che mi fermo ad apprezzare il mio “casino interiore” ed inizio a vivere completamente le esperienze, trovando nel mio caos un’unicità che mi piace» racconta SANTACHIARA.
Il brano è prodotto da Golden Years (già producer di Psicologi, Post Nebbia, Memento e Colombre) che collabora per la prima volta con SANTACHIARA in un clima di immediata sintonia grazie a gusti e passioni affini, riuscendo a lavorare al beat del brano con grande trasporto, entusiasmo e divertimento.
“La mia testa è un postaccio” va ad arricchire la serie di singoli che, a cavallo tra il 2021 e il 2022, hanno seguito l’uscita dell’album di debutto “Sette pezzi” (riedito in versione fisica nel 2021; “Sette pezzi – frammenti”), pubblicato da Carosello Records / SuoniVisioni, che l’artista suonerà dal vivo il 27 luglio in apertura ai Kings Of Convenience al Villa Ada Festival (Roma).
Luigi Picone, in arte SANTACHIARA, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali.
Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban. Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea (UNTITLED).
Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in Via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. Nei tre brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicale come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce.
Nel 2021 la sua crescita artistica prosegue con la pubblicazione dei due singoli “credimi” e “passi falsi” e con la sua prima partecipazione al MI MANCHI, ANCORA.
Il 2022 riparte con una nuova doppietta di singoli, “felicità artificiale” / “tutto apposto”, alcune date live tra cui l’open act per i Kings of Convenience e la release del singolo “la mia testa è un postaccio”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2022 - 12:31