Santa Maria Capua Vetere. Rispondono del reato di fatture false per operazioni inesistenti due imprenditori e un ingegnere di Santa Maria Capua Vetere, rispettivamente Pasquale Antonio Bonavolontaโ (difeso dallโavv. Domenico De Sena), Gaetano Bonavolontaโ (difeso dallโavv. Raffaele Crisileo ) e lโing. Biagio DโAmore ( difeso dallโavv. Mauro Iodice e Luigi Trocciola ).
Ieri prima udienza dibattimentale dinanzi alla Prima Sezione Penale presieduta dalla dott. ssa Patrizia Iorio. Il processo nacque a seguito di una denunzia querela presentata dallโimprenditore Mercorio Antonio ( che stamane ha chiesto di costituirsi parte civile con lโavv. Gianluca Giordano, cui si sono opposti i difensori di tutti gli imputati) contro suo fratello Mercorio Vincenzo allโepoca socio e amministratore della Ecogem srl per una serie di reati tra cui truffa, appropriazione indebita ed altro.
Il pubblico ministero divise questo processo in due tronconi : il primo a carico del solo Mercorio Vincenzo che lo ha visto condannare nei giorni scorsi alla pena di 1 anno e 4 mesi di carcere e al risarcimento dei danni da liquidarsi in sede civile dalla terza sezione penale presieduta dalla dott. ssa Luciana Crisci.Il secondo troncone non superoโ invece la richiesta di archiviazione del pubblico ministero sammaritano.
Nel corso delle indagini la Guardia di Finanza di Capua peroโ focalizzoโ la sua attenzione su alcune fatture emesse dallโing. DโAmore nei confronti delle societaโ dei fratelli Bonavolontaโ per delle consulenze che il professionista aveva prestato loro e vennero ritenne come documenti contabili relative ad operazioni inesistenti. Nella prossima udienza di settembre il Giudice dovraโ decidere se ammettere nel processo la costituzione di parte civile di Mercorio Antonio oppure estrometterla e poi si procederaโ con lโaudizione dei testimoni e dei consulenti di parte
Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2022 - 20:18