Santa Maria Capua Vetere. Il Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per la Regione Campania Emilio Fattorello, denuncia, le gravi criticità ed emergenze dell’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.
“L’estate rovente che stiamo vivendo ha maggiormente evidenziato le problematiche all’interno del penitenziario, sia per la popolazione detenuta ivi ristretta e sia per il Personale tutto ivi operante; nel contempo si evidenzia altresì, l’inerzia e l’assenza di interventi da parte dell’Amministrazione a livello Dipartimentale in un Istituto dai precari equilibri e criticità, dopo i noti fatti balzati sulla cronaca nazionale.
La continua assegnazione e permanenza di detenuti problematici /psichiatrici, continua a generare incidenti che sfociano in aggressioni, violenze, devastazioni, incendi dolosi che le ridotte Unità di Polizia Penitenziaria operanti sempre con più difficoltà riescono a gestire pagando spesso per l’effetto un caro prezzo in termini di ferite, lesioni e contusioni.
Come ad esempio nella giornata di ieri: ben quattro poliziotti penitenziari hanno fatto ricorso alle cure sanitarie per le lesioni e contusioni conseguenti ad un’ azione di contenimento di un detenuto violento del Reparto Tevere che ha tentato anche di aggredire la Direttrice della struttura.
Da tempo chiediamo agli Uffici competenti di calibrare le assegnazioni dei detenuti con soggetti definitivi e/o con fine pena breve, rendendo la struttura una “reclusione“ più gestibile, con un utenza dedita ad attività lavorative che la nuova Direzione sta sviluppando, evitando così una difficoltosa gestione di soggetti con posizioni giuridiche promiscue e/o problematici, psichiatrici, ove il sistema sanitario ha mostrato evidenti “ falle”.
L’Istituto presenta i problemi di semopre , carenza dell’acqua ( bene primario ed essenziale ) in quanto non collegato ancora alla rete idrica pubblica, nonostante le “ eterne promesse” di chi è preposto alla soluzione del problema.
La vicinanza dell’Istituto ad un termovalizzatore di rifiuti rende l’aria malsana e portatrice di un cattivo e nauseante effluvio, in special modo in questo periodo di caldo torrido ove, tra l’altro, abbondano sciami di insetti che albergano non solo intorno ma anche nella struttura penitenziaria…….
Non comprendiamo, con tali fattori ambientali, come la Ministra Cartabia possa annunciare con vanto che il carcere di Santa Maria Capua a Vetere è stato individuato per la costruzione di un mega padiglione detentivo.
Il SAPPe Campania non può fare a meno di denunciare a seguito dell’ultimo Report Giornaliero COVID 19, diramato dagli Uffici Superiori del D.A.P., il registrare un vero e proprio focolaio dell’epidemia, pari a 73 contagi tra i detenuti e 16 tra il Personale.
Registriamo, altresì, un alto numero di assenze giustificate del Personale tra diverse patologie ed un aliquota di Unità sottoposte alla Commissione Medica di Verifica di un Personale sempre più stanco e demotivato che hanno toccato ultimamente anche le n° 50 assenze giustificate giornaliere.
“Il SAPPE Campania richiama l’attenzione di tutte le competenti Autorità per gli interventi dovuti per una struttura penitenziaria complessa quale quella di S. Maria Capua Vetere ove tutti gli sforzi messi in campo dagli operatori di tutti i ruoli dei diversi comparti sembrano non bastare per fronteggiare le tante e costanti emergenze”.
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