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Pianura liberata, i boss intercettati: “La polizia ci ha preso l’AK47, il pezzo più potente”

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Il giorno dopo Pianura liberata dall’asfissia dei clan della camorra sembra voler rivivere nonostante il caldo intenso.

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Dalle indagini e dalle intercettazioni emergono altri particolari raccapriccianti sulla faida e sulla violenza dei personaggi coinvolti. “Il pezzo più potente”. Cosi’, tre affiliati al nuovo gruppo criminale del quartiere Pianura, quello capeggiato da Antonio Calone, Carlo Esposito ed Emanuele Marsicano, colpito dalla raffica di arresti, definiscono il Kalashnikov (AK47) che la Polizia di Stato gli ha sequestrato.

Il nuovo gruppo criminale Calone-Esposito-Marsicano, che fa affari illeciti, soprattutto con le estorsioni, lo spaccio della droga e con l’occupazione abusiva degli alloggi popolari, e’ ritenuto facente parte della vasta galassia di satelliti dell’Alleanza di Secondigliano, costituita dai clan Licciardi, Bosti-Contini e Mallardo.

In un’intercettazione ambientale della Squadra Mobile di Napoli, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, risalente al 13 novembre 2021, Emanuele Marsicano, ritenuto capo del nuovo gruppo emergente insieme con Esposito e un altro affiliato (tutti finiti in carcere) esprimono tutto il loro rammarico per il sequestro dell’Ak47 da parte della Polizia.

Secondo gli inquirenti, inoltre, si tratterebbe della stessa arma utilizzata per un raid ai danni del titolare di un autolavaggio che cade proprio nella zona di competenza del nuovo clan malavitoso.

L’arma da guerra, che gli interlocutori chiamano “Kalash”, venne sequestrata il giorno prima dell’intercettazione. “Meno male che ieri l’erba non…”, dice Esposito, anche lui ritenuto vertice del gruppo criminale, facendo riferimento all’esiguo sequestro di droga subìto. “Eh Carlo, tu ti preoccupi dell’erba (la droga, ndr). Si sono preso il pezzo piu’ potente che tenevamo”, replica Emanuele Marsicano, facendo riferito all’AK47.

“Lo ricompriamo Manue’ (Manuele, ndr)”, dice l’indagato Paolo Ciotola. E Marsicano risponde “…dove lo troviamo nel paese con il bordello? (con la confusione che c’e’ nel quartiere, ndr)”. Ciotola replica dicendo a Marsicano che il cognato (di Marsicano, ndr) ce l’ha. Ed e’ questo un elemento importante delle indagini che consente alla Squadra Mobile di capire dove il gruppo acquista le sue armi.

Esposito ricorda che, effettivamente, il cognato di Marsicano “lo teneva (il kalashnikov, ndr)” e Ciotola aggiunge: “due coppini (in gergo significa 2mila euro, ndr) per il Kalash…” ed Esposito lo corregge: “no, due e cinque (2500 euro, ndr)…”.

“Antò, noi abbiamo colpito, abbiamo fatto cinque goal”, afferma il 7 dicembre 2020 in una conversazione intercettata Francesco Capuozzo, uno dei componenti del gruppo di fuoco dei Carillo secondo l’accusa. Il giorno prima è stato ferito il suo capo, Antonio Carillo, e il fedelissimo è uscito con 3 complici alla ricerca dei nemici per vendicarsi.

Nella ricostruzione degli investigatori erano in quattro su due scooter: Capuozzo con Luigi Di Lorenzo detto “Gigino” e Lorenzo Rossetti con Antonio Covelli (fratello di Andrea, sequestrato, e ucciso la scorsa settimana). Ecco alcuni passaggi dell’intercettazione, riportati dal quotidiano Il Roma, che confermano il conflitto a fuoco con il gruppo Esposito-Marsicano-Calone. Capuozzo: “Antò, noi abbiamo colpito…cinque goal abbiamo fatto, abbiamo preso….(incomprensibile)”.

Covelli: “L’avete pigliato? E non è andato in ospedale?” Capuozzo: “Eh! Ma non è andato al San Paolo guagliù, non è andato”. Covelli: “Ah?”.
Capuozzo: “Non è andato al…(incomprensibile)..ha dichiarato che lui, non hai visto l’articolo?”. Covelli: “No”.Capuozzo: “Ha dichiarato che a Pozzuoli l’hanno sparato”. Covelli: “Dove lo avete colpito?”. Capuozzo: “Dentro la coscia…lo abbiamo mirato”. Di Lorenzo: “Stu chitammuort stava cogliendo a me…tu mi stavi uccidendo.. chitammuort”. Di Lorenzo: “La vuoi finire…” Covelli: “Mi sono girato, Lorenzo ha girato…bum bum bum”.

Dalle indagini emerse che il ferito nulla c’entrava con la guerra di Pianura e che nel conflitto a fuoco aveva avuto la peggio Lorenzo Rossetti. Il giorno prima era stato ferito Antonio Carillo e in quei due giorni saltò l’accordo tra i due clan faticosamente raggiunto con la mediazione del ras del rione Traiano Maurizio Legnante “’o talebano”.

ELENCO DEI 39 INDAGATI

ANTONIO CARILLO NAPOLI, 11/03/1991 (CARCERE)
ELISABETTA CARILLO NAPOLI, 02/07/1993 (CARCERE)
PASQUALE CARILLO NAPOLI, 10/08/1995 (CARCERE)
FRANCESCO CAPUOZZO NAPOLI, 27/07/1994 (CARCERE)
ANTONIO COVELLI NAPOLI, 15/11/2000 (CARCERE)
ROSARIA BRANDI NAPOLI, 05/01/1965 (CARCERE)
LUIGI DI LORENZO NAPOLI, 09/11/1994 (CARCERE)
LUIGI ESPOSITO NAPOLI, 06/06/2002
GIOVANNA IMPROTA NAPOLI, 20/06/1985 (CARCERE)
CIRO PAGANO NAPOLI, 23/07/1974 (CARCERE)
ANTONIO LUONGO NAPOLI, 17/05/1985 (CARCERE)
MATTIA PERFETTO NAPOLI, 10/08/2002
GIUSEPPE BELLAMACINA MESSINA, 02/10/1972 (CARCERE)
ANTONIO CALONE NAPOLI, 25/11/1982 (CARCERE)
SALVATORE CALONE NAPOLI, 28/08/1969 (CARCERE)
VINCENZO CALONE NAPOLI 24/09/1956 (CARCERE)
ANTONIO CARILLO NAPOLI, 11/03/1991 (CARCERE)
PAOLO CIOTOLA NAPOLI, 10/02/1995 (CARCERE)
PASQUALE D’ANNA NAPOLI, 18/08/1990 (CARCERE)
FABIO DE MARI NAPOLI, 20/03/1983 (CARCERE)
EMIDDIO DI MATTEO NAPOLI, 15/12/1994 (CARCERE)
CESARE DIVANO NAPOLI, 30/11/1990 (CARCERE)
FRANCESCO DIVANO NAPOLI, 13/06/1966 (CARCERE)
CARLO ESPOSITO NAPOLI, 16/09/1978 (CARCERE)
ANTONIO FRUNGILLO NAPOLI, 20/04/1980 (CARCERE)
GIANLUCA GOMES NAPOLI, 12/02/1995 (CARCERE)
SALVATORE GRILLO NAPOLI, 11/05/1999 (CARCERE)
ANTONIO LUONGO NAPOLI, 17/05/1985 (CARCERE)
MANUEL LOPES ANTONY NAPOLI, 14/04/1999 (CARCERE)
ANGELO MARASCO NAPOLI, 09/09/1983 (CARCERE)
CIRO MARSICANO NAPOLI, 21/12/1992 (CARCERE)
EMANUELE MARSICANO NAPOLI, 06/12/1997 (CARCERE)
VERONICA MAZZANTI NAPOLI, 29/07/1982 (CARCERE)
FABIO MINOPOLI NAPOLI, 18/11/1993 (CARCERE)
GIUSEPPE PESCE NAPOLI, 11/04/2001
MATTIA PERFETTO NAPOLI, 10/08/2002 (CARCERE)
LUCA SALEMME NAPOLI, 05/01/1998 (CARCERE)
SIMONE TRIMARCO NAPOLI, 06/05/1991 (CARCERE)
GIUSEPPE ZACCARIA NAPOLI, 19/05/1969 (CARCERE)

(nella foto da sinistra Carlo Esposito, Emanuele Marsicano, Ciro Marsicano, Antonio Calone e Antonio Carillo)


Articolo pubblicato il giorno 15 Luglio 2022 - 21:05 / di Cronache della Campania


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