Patenti nautiche facili, acquistate senza fare né l’esame teorico e né quello pratico, con la complicità di un sottufficiale della Capitaneria di porto.
E’ il cuore di una inchiesta della procura di Salerno durata otto mesi e svolta proprio dalla Capitaneria di porto che ha portato a una misura cautelare a carico di 4 persone nonché a perquisizioni domiciliari su tutto il territorio nazionale nei confronti di 70 indagati.
Le indagini sono partite da anomalie riscontrate nel corso di una verifica di routine su procedure di rilascio delle patenti nautiche e si sono svolte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che con i servizi tradizionali di osservazione, controllo e pedinamento. I reati contestati vanno dalla falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici a corruzione per atto contrario al dovere d’ufficio.
Le perquisizioni hanno avuto come obiettivo la ricerca delle patenti nautiche e altro materiale utile alle indagini. Sono stati sequestrati dunque titoli abilitativi ma anche denaro contante per un totale di 50.000 euro, ritenuti il profitto della corruzione.
Le patenti nautiche rilasciate da stampati autentici e registrate a un primo controllo sembravano regolari e venivano consegnate in cambio di 2.000/3.000 euro a seconda dell’intermediario e del tipo di abilitazione richiesta, se cioè la patente prevedeva di poter navigare entro le 12 miglia o senza limiti. Salerno era una sorta di centrale operativa smistamento di questi titoli abusivi.
Articolo pubblicato il giorno 6 Luglio 2022 - 11:31